E’ stata spostata per motivi organizzativi a sabato 13 maggio alle 15 presso lo stadio di Aversa la “Sfida con il cuore”, una partita di calcio e di solidarietà a sostegno dell’AISA (Associazione italiana per la lotta alla sindrome atassiche) che torna per il quarto anno. A scontrarsi sul campo cabarettisti-attori comici campani contro una rappresentativa del Comune di Aversa: due squadre unite dallo stesso ‘cuore ideale’ nella lotta all’atassia, malattia rara e gravemente invalidante. L’evento, tra sport e spettacolo, solidarietà e gioco, con l’obiettivo di divertire e coinvolgere i partecipanti, vuole stimolare l’attenzione su una patologia che colpisce solo in Italia più di 5000 persone di ogni età, sesso ed etnia. L’evento è stato organizzato da Paolo Zengara, referente dell’associazione AISA, un giovane aversano colpito dall’atassia, così come due suoi fratelli, che continua a combattere giorno dopo giorno con grande vitalità..
L’organizzazione è già scattata da sabato scorso in piazza Municipio ad Aversa dove l’Aisa, Associazione Italiana per la Sindrome Atassiche, ha allestito un gazebo per informare la cittadinanza sia sull' evento che sulla malatti. Sarà pure possibile acquistare i biglietti per la partita Sfida del Cuore, il cui ricavato andrà interamente all' AISA. Ad affiancare questa iniziativa ci sarà pure il Torneo del Cuore, minicampionato a squadre rivolto ai giovani e giovanissimi allievi di diverse scuole calcio della Campania, tra cui le aversane, C.A.S.G.C. Aversa Le finali di questo torneo e la Sfida del Cuore si terranno allo stadio comunale diversa (Rinascita), grazie all'adesione del Presidente dell' Aversa Normanna, Giovanni Spezzaferri. Tutte queste iniziative, che hanno come scopo principale la solidarietà e l'educazione allo sport, sono state patrocinate dall'Amministrazione comunale, sotto l'imput particolare del sindaco Ciaramella che ha dichiarato: "Lo sport è una delle più sane attività che un giovane possa compiere e serve ad allontanare le cattive distrazioni- ha detto il primo cittadino- che spesso la vita può indurre. Se a questo poi uniamo nello specifico lo scopo che è quello della solidarietà e della promozione di informazioni su una malattia così orribile, credo che sia un dovere ed un obbligo morale per un' Amministrazione farsi promotori di una simile "iniziativa" (2 maggio 2006-10:25)
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