Fonte: lettere firmate Alcuni lettori-visitatori ci scrivono e ci fanno notare che l'attentato terroristico avvenuto a Madrid, in provincia di Caserta non ha suscitato le solite marce della pace e cortei organizzati, talvolta anche per sciocchezze, dai soliti nomi.
"Che fine hanno fatto - scrive un lettore - gli uomini di Chiesa, i no-global, i comboniani, chi si definisce paladino dei diritti civili, tutti quelli che di solito si piazzano all'ingresso della Prefettura e quanti altri si ritengono contro le infamie?". "Anche la parola terrorismo - scrive un altro visitatore - è quasi assente su molti giornali, tranne qualche eccezione: si parla di attentati, di vittime, di Madrid, di raccoglimento ma si sta attenti a scrivere terrorismo...". "Non vorrei - conclude una lettrice - che questo silenzio di marce e di proteste possa significare assenso...". Unica voce fuori dal coro, a livello poltico, il deputato casertano Nicola Cosentino. La tragedia ha invece toccato da vicino il presidente del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, lo spagnolo padre Miguel Cavallè. Nell'istituto si sono osservati tre minuti di silenzio.
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