Non ci sarà il blocco totale della
produzione e quindi delle vendite della mozzarella di bufala
quando saranno praticati i controlli negli oltre 600 caseifici
della Campania. Tuttavia gli allevatori e i produttori si dicono
molto scettici e reclamano il risarcimento dei danni già
esistenti. E' emerso oggi dall'incontro svoltosi presso il
Ministero della Salute dedicato al pacchetto di misure da varare
relativamente alle mozzarelle di bufala alla diossina.
"L'accordo con i caseifici e gli allevatori sul piano di
controlli e vigilanza, concordato con l'Ue - hanno spiegato in
una nota congiunta i ministri della Salute e delle Politiche
Agricole, Livia Turco e Paolo De Castro - permetterà di evitare
il blocco delle esportazioni e delle produzioni".
Il sistema di controlli sul latte di bufala, che avrà
inizio a partire dai prossimi giorni, hanno chiarito i ministri,
"sarà costituito da due fasi e i risultati dovranno essere
resi noti all'Ue entro il prossimo 25 aprile. Intanto - hanno
annunciato - verrà convocato un Tavolo presso il Ministero
delle Politiche Agricole per l'identificazione delle possibili
misure compensative che dovranno essere compatibili con le
regole comunitarie".
"Il lavoro di mediazione della Regione Campania - ha
annunciato con soddisfazione al termine della riunione Franco
Consalvo, presidente del Consorzio Tutela della Mozzarella di
Bufala Campana Doc - ha sortito gli effetti sperati. L'incontro
é stato fruttuoso, i campionamenti e i controlli non
bloccheranno la produzione di mozzarella neanche all'interno dei
singoli caseifici per effetto di un frazionamento delle analisi
su più partite di latte". Per il Consorzio di Tutela, ha
aggiunto, "questo passaggio era irrinunciabile per il rispetto
del disciplinare di produzione, che prevede la continuità della
produzione".
Da parte sua il sottosegretario alla Salute Giampaolo Patta
ha tenuto a precisare che "le restrizioni per la
commercializzazione riguarderanno soltanto gli allevamenti di
bufale durante il periodo in cui verranno sottoposti ad analisi
sulla diossina, ma i caseifici - ha confermato - potranno
continuare a lavorare regolarmente, utilizzando latte che non
proviene da zone a rischio".
A Bruxelles soddisfazione è stata espressa dalla
Commissaria Ue alla Salute Androula Vassiliou, che ha ricordato
"di non aver mai pensato di bloccare la produzione di
mozzarella", non senza specificare che l'esecutivo europeo,
qualora emergessero problemi, "non esiterebbe a intervenire; ma
ora la situazione è sotto controllo".
Presenti all'incontro anche le organizzazioni degli
imprenditori agricoli. "Le aziende che verranno sottoposte a
controlli, a partire dalle province di Napoli, Caserta e
Avellino - ha ribadito Umberto Borelli della Cia - potranno
continuare a produrre mozzarella utilizzando latte che arriva
dalle zone non a rischio. Inoltre - ha aggiunto - dopo il primo
gruppo di controlli, i test per la diossina riguarderanno anche
le aziende delle province di Benevento e Salerno". Sferzante il
commento del presidente della Coldiretti Sergio Marini, secondo
il quale "il blocco che sarebbe davvero utile è quello alla
schizofrenia con cui è stata gestita a livello istituzionale la
vicenda, con un susseguirsi di notizie che alimentano allarmismo
tra i consumatori e disorientano tra gli allevatori".
Negativo, da ultimo, il parere della Confagricoltura:
"ancora una volta sacrifici per gli allevatori e promesse di
interventi di ristoro", ha reso noto l'organizzazione. A questo
punto, ha suggerito, "occorre fare in fretta per uscire dalla
fase di emergenza, ristabilendo la fiducia e rilanciando i
consumi". (1° aprile 2008-20:47)
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