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MEDICINA, AZIENDA OSPEDALIERA SAN SEBASTIANO E S.ANNA: CONVEGNO SU LINFOMI


“I linfomi maligni: nuovi farmaci e tecnologie innovative. Più guarigioni, meno tossicità”: su questo tema discuteranno oltre venti tra oncologi, oncoematologi e immunologi provenienti tutta Italia nel corso dell’ottavo convegno organizzato dal professor Antonio Abbadessa, direttore dell’unità operativa complessa di Oncoematologia dell’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta in collaborazione col Dipartimento “Magrassi-Lanzara” della Seconda Università degli Studi. Il convegno si articolerà in due sessioni, lunedì 18 dicembre a Caserta, nel Teatro di Corte della Reggia con l’inaugurazione e le relazioni introduttive e il giorno successivo all’Hotel Vesuvio di Napoli. “I linfomi non Hodgkin – spiega il professor Abbadessa – con circa 11.000 nuovi casi ogni anno, si confermano i più diffusi tumori ematologici, si manifestano soprattutto tra i 40 e i 60 anni d’età e sempre più frequenti negli anziani. I linfomi non-Hodgkin costituiscono circa l’80 per cento dei linfomi totali e sono guaribili solo nella metà dei casi per le forme aggressive; tale percentuale scende al 20-30 per cento nelle forme cosiddette “indolenti”, molto più difficili da guarire. La terapia del paziente con linfoma non-Hodgkin prevede molteplici approcci di prima linea, come chemioterapia, radioterapia e immunoterapia, dopo i quali la malattia si può ripresentare. Oggi ci sono numerose speranze in più per chi non guarisce. Con i nuovi trattamenti e nuove tecnologie si prevede di allungare notevolmente la sopravvivenza per malattie prima considerate fatali e poco influenzabili dalla terapia; si potrà inoltre salvare con più efficacia le persone che hanno tumori del sangue che recidivano, cioè che dopo essere scomparse grazie al trattamento, ritornano più pericolose di prima. Oggi con la combinazione di chemioterapia e farmaci “biologici” mirati si riescono ad avere risposte positive anche per situazioni che prima erano molto aggressive e considerate praticamente una condanna a morte”. Il convegno, ormai tradizionale appuntamento e tra i più qualificati, è finalizzato anche all’aggiornamento degli specialisti, dacchè ultimi anni si stanno susseguendo con ritmo impressionante continue novità nel campo della ricerca di nuovi farmaci e nuove tecnologie per la diagnosi e cura dei linfomi e altri tumori del sangue. Dopo anni di relativa stasi nei risultati terapeutici dei tumori linfatici, dovuta al raggiungimento del massimo effetto ricavabile dall’utilizzo delle chemioterapie convenzionali, sta emergendo un panorama molto ricco e articolato della terapia delle patologie ematologiche acute e croniche. E queste nuove frontiere di cura rappresentano motivate speranze per affrontare queste patologie. 11 dicembre 2006-12:50)

 
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