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TORNA A CASA BIMBO CHE NON DORME: VISITATO ANCHE A CASERTA


Una vita normale. E' la più grande speranza di Ciro e Maria Mennella, i genitori del piccolo Maurizio, il bimbo di quattordici mesi di Torre del Greco (Napoli) che se si addormenta muore a causa di una grave e rara patologia genetica, la sindrome di Ondine. Maurizio per la prima volta da quando è nato, è entrato in casa sua. Il bimbo, infatti, da quando è nato non ha mai vissuto in famiglia, diviso tra i reparti di rianimazione degli ospedali pediatrici di Caserta, Genova e Napoli: una normalità che la malattia gli ha negato visto che per dormire Maurizio deve essere attaccato a quattro sofisticati macchinari che gli impediscono di passare di colpo dal sonno alla morte. Il ritorno é stato reso possibile in seguito all'installazione degli speciali macchinari nella cameretta del bimbo. Questa mattina le facce commosse delle vigilatrici del Santobono e del primario del reparto di pediatria Lucio de Martino hanno salutato il bimbo che hanno seguito per circa due mesi dopo il suo trasferimento dal Gaslini di Genova. Pina, una delle infermiere che gli è stata più vicino, stringeva una foto di Maurizio che cercava di addentare un panino più grande di lui: "Ci mancherà tanto - ha spiegato - qui ha cominciato a muovere i suoi primi passi e a pronunciare le prime paroline. Per noi è stata una sfida sia umana che professionale". Alle dieci in punto l'ambulanza si è mossa dall'ospedale pediatrico e dopo meno di un'ora in via De Nicola a Torre del Greco, si sono aperti gli sportelloni del veicolo e Maurizio, sorridente tra le braccia di una energica dottoressa, ha cercato immediatamente prima lo sguardo e poi il collo del papà. Ad attenderlo con i genitori anche la sorellina Lucia di 6 anni, il primo cittadino di Torre Valerio Ciavolino e molti altri familiari ed amici. Ma la vera soddisfazione è stata tutta per mamma Maria. "Dice una sola parola - ha detto commossa - la parola mamma". Lungo tutto il corridoio e nella stanza di Maurizio ci sono decorazioni di benvenuto e tra le collezioni di motociclette e modellini Ferrari tanti cartelloni e bigliettini di amici tra cui spicca un foglio appeso alla testa del lettino del bambino, scritto in stampatello con una grafia tenera: "Ti voglio bene , Maurizio, da tua sorella Lucia". "Volevo dirgli quanto sono felice che possiamo stare insieme", spiega Lucia. "E' una giornata bellissima e speciale - aggiunge il papà - voglio ringraziare tutti e soprattutto il sindaco che è stato un secondo papà per Maurizio". Intorno alla famiglia Mennella in questi mesi è scattata una vera gara di solidarietà che ha sollevato Ciro e Maria dai momenti di sconforto: il sindaco Ciavolino si è messo alla ricerca e in meno di due mesi ha trovato un'abitazione di tre vani il cui affitto di 500 euro mensili sarà a totale carico del Comune per i prossimi quattro anni. I genitori di Maurizio hanno lasciato il piccolo appartamento che si trovava nella zona del porto di Torre del Greco per vivere più dignitosamente in camere che possono ospitare i macchinari che consentono a Maurizio di continuare a vivere. Anche il governatore della Campania Antonio Bassolino ha erogato, attraverso la giunta, ai Mennella, un contributo di tremila euro per tre anni. E l'Asl Napoli 5 ha fatto la sua parte fornendo i macchinari in service con una ditta esterna (due ventilatori polmonari collegati con la maschera nasale, un monitor che misura la frequenza cardiaca e la saturazione dell'ossigeno, due gruppi di continutà in caso di black out, un aspiratore elettrico e uno portatile, e un umidificatore, tutti installati nella cameretta di Maurizio). "In una prima fase, per gestire dolcemente il periodo di transizione - ha spiegato il dottor Giovanni Seccia, responsabile dell'assistenza domiciliare ospedaliera della direzione sanitaria - è stata prevista un ricovero ospedaliero notturno perché la patologia richiede un'assistenza prevalentemente quando il bambino si addormenta. Di giorno Maurizio potrà vivere con i suoi genitori una vita normale. Nella seconda fase il bambino sarà sempre a casa, con un'assistenza infermieristica notturna di 14 ore, fornita dall' Asl Napoli 5". Nel giorno della festa, Ciro Mennella ha lanciato un appello affinché, attraverso la ricerca, si possa trovare una cura per questa malattia.

 
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