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FORMAZIONE, IORIO (CGIL): SCANDALO SU IMPRECO (PARTECIPATA C.T.M. ALOIS)

IL CASO

(Nelle foto qui e in fondo, D'Alema e Alois, quando quest'ultimo era assessore alle attività produttive della Regione Campania, mentre 'benedicono' l'Impreco)


Il mega consorzio Impreco di Aversa (Caserta) finisce nell'occhio del ciclone dei sindacati, nella fatispecie Fr-Cgil- il quale, in una letttera a firma di Pasquale Iorio indirizzata al presidente della Provincia Alessandro De Franciscis, lancia l'allarme sulla revoca di un mega-finanziamento di 13 miliardi di vecchie lire, da rimodulare, che era destinato al Polo della Moda del Consorzio Impreco.
Il Consorzio, visitato e 'benedetto' da numerosi esponenti politici - tra cui Massimo D'Alema e dall'ex assessore alle attività produttive Gianfranco Alois che, attraverso la società di famiglia C.T.M. (Centro Tessile Meridionale) detiene una partecipazione del 4,4 per cento delle quote del consorzio, è anche al centro di un'azione legale avviata da una impresa di Cancello Arnone il cui amministratore ha denunciato a livello civile per risarcimento danni e a livello penale per truffa, una società di Roma dalla quale aveva avuto incarico di costruire alcuni capannoni in sub-appalto (proprio della Ctm) nella zona Asi-Impreco in questione. Oggi arriva la lettera della Cgil al presidente De Franciscis. Ecco il testo:

La lettera della Fr-Cgil sui finanziamenti perduti

Scrive Iorio: 'Di un altro caso – non meno scandaloso e clamoroso – stranamente non si parla: mi riferisco alla revoca della Giunta Regionale (vedi Burc N° 22 del 15-06-2006) del finanziamento di 6,5 milioni di euro (pari a circa 13 miliardi di vecchie lire) per le attività di formazione continua nel Contratto di Programma stanziate a favore del consorzio Impreco (settore moda, dove peraltro vi è un accordo con l’università per attivare un corso di laurea in Designer Industriale). Purtroppo queste risorse verranno utilizzate (come si dice nel gergo burocratico “rimodulate”) per finanziare i patti formativi locali in tutto il territorio campano. Questi 2 fatti dimostrano come sia fondamentale far crescere una cultura della formazione da porre a base dei processi di sviluppo locale e di innovazione,a tutti i livelli istituzionali,sociali e produttivi della nostra provincia. In primo luogo, si impone con urgenza la necessità che la Provincia assuma un ruolo di protagonista attivo e svolga con determinazione il compito che le compete di governare e programmare le politiche formative e del lavoro (nei processi di riforma già avviati e di decentramento delle deleghe e dei poteri in queste materie) . A tal fine non è più rinviabile l’attivazione di quella Cabina di Regia più volte opportunamente richiamata dal presidente De Franciscis (e dai vari assessori) ma non ancora operativa. In questa fase vi sono ingenti risorse disponibili sul nostro territorio (a partire da quelle per la formazione continua e professionale), a cui spesso a livello locale non corrisponde una adeguata capacità di progettare un’offerta coerente con le esigenze ed i fabbisogni formativi e professionali. In tal senso avanzo 2 proposte : - realizzare la 1 Conferenza Provinciale per l’educazione degli adulti (EDA) in coerenze con le linee guida regionali, per rendere operativi i Comitati Locali, con una capacità di integrazione e di fare rete con i CTP delle scuole, con le forze sociali e produttive, con il mondo dell’associazionismo (domanda sociale); - costruire un Osservatorio permanente sulla formazione continua e professionale, sulle dinamiche del mercato del lavoro (in collaborazione con l’Università e con la Camera di Commercio ed in stretto partenariato con le organizzazioni sindacali e datoriali), per monitorare la qualità/efficacia delle attività formative, la loro ricaduta sociale ed occupazionale (a partire dai nuovi fondi interprofessionali realizzati con la quota dello 0,30% del salario, a cui hanno aderito in Terra di Lavoro centinaia di imprese e coinvolgono molte migliaia di lavoratori).
Pasquale Iorio
FR CGIL Campania
(22 maggio 2006-15:45)

 
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