Caserta e Castelvolturno sono i comuni con il maggior numero di soggiornanti regolari: 2000, secondo i dati della Questura di Caserta. A Castelvolturno ce ne sarebbero almeno altri 4000 irregoalari (quei tanti clandestini arrestati un giorno si e uno no da polizia e carabinieri) a Caserta città chissà quanti altri. Impressionante l’invasione di stranieri: in provincia di Caserta si è passati da 13000 a 30000 (trentamila!!!) con in testa 5000 ucraini, oltre 2500 albanesi (aumentati di altre mille unità) e 1500 marocchini. In tutto, un aumento del 47 per cento rispetto al 2003. Intanto, le scorse settimane, sono stati rilasciati duemila permessi di soggiorno ad altrettanti stranieri richiedenti. Il dato, quasi un record, si registra all’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta diretto dal vice questore aggiunto Arturo Iannuzzi. In poco più di 20 giorni, informava una nota, il personale addetto alle pratiche (ma anche quello di altri settori che ha prestato un notevole contributo) è riuscito a smaltire un arretrato di pratiche accumulatesi nei mesi di giugno e luglio scorsi riuscendo a rilasciare i titoli di soggiorno entro tre settimane dalla presentazione della documentazione. Un lavoro non facile, soprattutto in provincia di Caserta, dove il personale della Questura è costretto a fare i conti con cifre impressionanti di presenze straniere che attualmente arrivano a 30.000 unità: più del doppio dei 13.000 immigrati regolari presenti sul territorio 2003. Oltre alle 15.000 domande di emersione dal lavoro irregolare, presentate sulla scorta delle legge Bossi-Fini, l’Ufficio Immigrazione ha dovuto trattare altre 1.400 pratiche di immigrati che hanno chiesto asilo politico la cui posizione è stata valutata dall’apposita commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato. Un numero anche in questo caso allarmante visto che, senza documenti, è difficile stabilire se un immigrato viene davvero dal Paese dal quale vuole fuggire o usa la carta politica per restare in Italia. O meglio, in provincia di Caserta…

Ma per gli operatori di piazza Vanvitelli non è finita qui: ora bisogna verificare i rinnovi di tutti i permessi di soggiorno rilasciati nel 2003 che scadranno tra settembre e dicembre prossimi. Si tratta del più alto numero di permessi rilasciati in base alla Bossi-Fini in Italia. Le nuove 15.000 domande di regolarizzazione, inoltre, superano statisticamente ben dieci regioni e importanti capoluoghi come Bologna, Bari, Genova, Palermo, Reggio Calabria, Perugina e Venezia. Sempre in tema di statistiche, si è registrato un notevole incremento di quote di ingresso per lavoro stagionale che sono passate dalle 153 del 2001 alle circa 1300 del 2004 (istruite già 1165) per la diffusa tendenza alla regolarizzazione anche sulla scorta di numerosi controlli di Forze di Polizia e Ispettorato del Lavoro