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SAN LEUCIO, VICENDA CONTI3: OPERAI STUDI SCRIVONO A EX ASSESSORE NAPOLITANO

San Leucio di Caserta, 27 gennaio 2018 - (Casertasette - Telexnews.it) - Nella vicenda della delocalizzazione dell'azienda Conti3 di San Leucio, prossima al trasferimento del ramo della produzione dei contenitori di plastica (così come annunciato anche dal Comune) spuntano i principali protagonisti, ovvero gli operai dell'azienda che scrivono una lettera all'ex assessore Napolitano (il quale sembra avere ancora voce in capitolo lanciando accuse come schegge impazzite e senza basi, contro l'opificio) e per conoscenza al prefetto di Caserta dal quale vogliono essere ricevuti. Sullo sfondo la loro preoccupazione di un futuro nero, senza stipendi. Qualcuno avrà sulla coscienza la vita di 50 operai che nella loro missiva così scrivono:

«Cortese signor Napolitano è l’ennesima volta che leggiamo dei suoi attacchi alla nostra azienda, adesso sarebbe il caso che Lei si fermasse a riflettere. Siamo presenti sul territorio di San Leucio da 2 anni, tutte le mattine lasciamo le nostre famiglie per recarci sul posto di lavoro, dove dignitosamente e diligentemente svolgiamo il nostro compito nell’intento di dare un futuro ai nostri figli. Siamo operai, impiegate ed impiegati tutti abbastanza giovani il più anziano ne ha 50. Qualcuno dipendente storico e molti altri provenienti da altre aziende che per nostra sfortuna sono fallite o hanno chiuso, anche per colpa di amministratori pubblici o privati che hanno fatto i loro comodi e che al posto dell’interesse di tutti hanno fatto valere i propri interessi, fregandosene dei lavoratori. In mezzo a tanta miseria e disoccupazione quando abbiamo avuto questa opportunità non ci pareva vero e ci sembrava un sogno, finalmente di nuovo un lavoro e la tranquillità che abbiamo sempre desiderato. Invece negli ultimi mesi abbiamo visto arrivare in azienda guardia di finanza, carabinieri, vigili urbani, Arpac, Asl, ma se siamo ancora tutti qui evidentemente non c’è niente che non va. Ci ha accusato di emettere veleni e fumi tossici le vogliamo far presente che se mai ci fosse stato qualche problema i primi a rimetterci la salute saremmo stati noi. Qui l’unica cosa che puzza sono i suoi ripetuti attacchi, con i quali sta distruggendo la nostra serenità e quella delle nostre famiglie. Lei raccoglie firme per far chiudere la fabbrica e chiede di delocalizzare subito come se noi non esistessimo. Invece ci siamo anche noi e tutto questo non glielo possiamo più consentire, crediamo sia giunto il momento di dire basta a questo tipo di atteggiamento che danneggia soprattutto noi Lavoratori. L'impegno assunto dalla proprietà dopo aver comunicato e concordato con noi il periodo di fermata e della delocalizzazione con la relativa cassa integrazione straordinaria al fine di salvaguardare gli stipendi ed i posti di lavoro è Agosto 2018. Noi nostro malgrado siamo spettatori inermi, detto ciò da questo momento la riterremo personalmente responsabile di tutto ciò che accadrà al nostro lavoro di qui in avanti. Con questa lettera facciamo due appelli: il primo al Signor Prefetto al quale chiediamo di essere ascoltati subito; il secondo va alla popolazione di San Leucio, prima di firmare una qualsiasi petizione vi preghiamo di riflettere attentamente perché il vostro gesto può avere serie ripercussioni sulla nostra vita e vi chiediamo invece di sostenerci ed aiutarci almeno fino ad Agosto a difendere il nostro posto di lavoro, perderlo per noi significa perdere tutto. Ricordi egregio signore che il lavoro va sempre rispettato e lei non lo sta facendo. In rappresentanza delle 40 famiglie che vivono in Conti3 i lavoratori tutti.»

assessorato regione vincenzo de luca giunta giunta web presidenza regionale beni culturali scuola licei cronaca caserta sete setificio leuciano


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