Marcianise (Caserta), 13 novembre 2013 (Casertasette) - Inaugurazione della sezione giovanile di pugilato delle Fiamme Oro, questa mattina, ospitata nel liceo «Quercia», alla presenza del capo della Polizia Alessandro Pansa. Tema dell'incontro la legalità e l'impegno, soprattutto nello sport occasione di aggregazione giovanile e riscatto per il territorio. Pansa ha dialogato con gli studenti per un confronto sui temi della legalità (presente anche il Procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Colangelo). «Sono partito da Eboli, qui dal Sud, per diventare poliziotto. Perché l'ho fatto? Non vi dico bugie: perché c'era un concorso. Poi, a Cosenza, la polizia "mi ha catturato"». «Prendete esempio dai valori dello sport - ha detto il capo della procura di Napoli - e riprendetevi la vostra libertà attraverso la legalità, soprattutto in una terra martoriata come questa. La figlia di un detenuto una volta mi ha detto che l'illegalità toglie il futuro. Riprendetevi il vostro futuro». «Mai abbassare la guardia. Proprio come nel pugilato».A Marcianise esiste una storica tradizione del pugilato, dal bronzo di Angelo Musone a Los Angeles ’84 fino ai due argenti di Clemente Russo nelle Fiamme Azzurre della polizia penitenziaria cosi come Domenico Mirko Valentino, che fa parte del team delle Fiamme Oro, e tanti giovani che frequentano la palestra diretta da Antonio Brillantino (figlio del maestro Domenico), affiancato da Franco Rossano.

Troppo spazio dei media agli ultrà Il grande spazio che i media italiani, rispetto a quanto avviene in paesi come l'Inghilterra, riservano alle violenze degli ultrà rappresenta un fatto negativo oppure positivo? A questa domanda, il capo della polizia Alessandro Pansa - durante un incontro con gli studenti nel Casertano - risponde: "Le motivazioni che spingono gli ultras sono ben peggiori rispetto alla semplice emulazione che segue alla diffusione delle loro gesta da parte dei media. Non so se questo spazio sia un bene o un male, di certo è una riflessione che va fatta".

Il caso Nocerina

"Il modello di sport che ho in mente è diverso. Lì il campo di gioco è stato trasformato in un' arena in cui poteva accadere di tutto; queste cose non c'entrano nulla con lo sport e non devono succedere". Così il capo della polizia Alessandro Pansa sul derby Salernitana-Nocerina.

"Tra Salernitana e Nocerina stiamo portando avanti un progetto volto a mettere in contatto tifosi e le altre parti coinvolte prima del match affinché fraternizzino. Sono queste le iniziative su cui puntare per fare in modo che si possa convivere, nella rivalità, al di là dei campanilismi locali. Nel calcio comunque sono tante le iniziative sulla legalità, tanto è stato fatto e mi riferisco alla tessera del tifoso, ai tornelli, agli steward". Così il capo della polizia, Alessandro Pansa, su quanto accaduto domenica scorsa. Pansa ha risposto ad alcune domande di studenti durante l'incontro, a Marcianise, per l'inaugurazione della palestra di pugilato delle Fiamme oro giovanili.