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REGGIA DI CARDITELLO ALL'ASTA PER 20 MILIONI (E ALTRI 25 PER RESTAURO)


SANTA MARIA CAPUA VETERE, Caserta 29 marzo 2011 (Casertasette) – Per restaurare il Real Sito di Carditello - la cui vendita all’asta è fissata il prossimo ottobre con un prezzo base di 20 milioni di euro - occorreranno altri 25 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla relazione dell’architetto Antonio Santagata, consulente incaricato dal magistrato, depositata in cancelleria nei giorni scorsi dopo la pubblicazione ufficiale del bando di vendita con allegati, oltre la perizia, una serie dettagliate di foto dell’immobile storico, planimetria e l’ordinanza del giudice Valerio Colandrea del tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere, così come riferisce oggi il Corriere del Mezzogiorno. Dall’atto, che si apre con la genesi storica del bene storico, emergono dettagli inediti come un precedente atto risalente al 1957 e riguardante un vincolo trascritto a favore della «Sezione di Credito Agrario del Banco di Napoli che intimava la proprietà a non cedere e locare per almeno due anni una zona facente parte del demanio Carditello. Allo stato, secondo la relazione – che evidenzia l’assenza in zona di una rete fognaria e del gas – tranne la palazzina centrale la restante parte del complesso versa in condizioni pessime mentre le infiltrazioni d’acqua (dovute alla rimozione della pavimentazione durante gli svariati furti) pregiudicano la conservazione di alcuni affreschi. Un quadro desolante per un complesso monumentale dichiarato di particolare interesse e sottoposto a tutte le disposizioni di tutela richiamate da un preciso decreto legge. Per questo motivo – si legge nella perizia – che nelle diverse ipotesi adottate per giungere alla valutazione del complesso monumentale, si è tenuto presente il valore relativo all’utilizzo pieno e godibile del complesso dal quale è stata sottratta la cifra per il restauro. Recupero e restauro la cui spesa, secondo la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesistici delle province di Caserta e Benevento (confluita nella perizia), ammonterebbe a circa 25 milioni di euro. Il prezzo d’asta stabilito è di 20 milioni di euro, ma per giungere a ciò il consulente è partito dal prezzo pieno del bene (38 milioni di euro) ai quali sono stati aggiunti altri 8 milioni di euro relative al valore stimato da un’altra perizia sulle opere d’arte presenti nel complesso e sottratto il costo (25 milioni) per il recupero ed il restauro. La perizia affronta anche una teoria valutativa dei futuri introiti che potrebbero esserci ipotizzando due scenari (campus universitario o centro polifunzionale) stimando i canoni di locazione e valutando anche il flusso turistico possibile sulla base delle tabelle pubblicate dal Ministero dei Beni Culturali.

 
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