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CASERTA, RAP E CAMORRA: SU RADIO DEEJAY LIVE CAPPOTTO DI LEGNO

Ascolta Cappotto di Legno - clicca qui


CASERTA (C7) - La voce riverberata, «looppata» (termine tecnico usato nelle post produzioni audio che indica la ripetizione di singole frasi) e mixata con una base musicale, è quella del padre del boss Francesco «Sandokan» Schiavone, ovvero Nicola Schiavone deceduto peraltro qualche giorno fa per cause naturali. Ci sono, infatti, anche le sue frasi – acquisite durante una manifestazione anti-camorra a Casal di Principe dove, oltre allo scrittore Roberto Saviano, erano presenti il presidente della Camera Fausto Bertinotti e numerose autorità – nel brano «Cappotto di legno» che sarà trasmesso su Radio Deejay il 29 aprile alle 22.00 per la prima volta con quintetto d'archi in versione «live». Gli ascoltatori la potranno ascoltare all’interno del programma del giornalista-dj Alessio Bertallot, «B Side», che coproduce l’operazione discografica targata Ezio Bosso, uno dei massimi compositori italiani di musica classica contemporanea, su un testo di scritto dal rapper di Scampia, Lucairello con la supervisione di Saviano. «E’ nu pagliaccio…è nu buffone…». Queste le parole in marcato accento casalese rivolte a mo’ di minaccia all’autore di Gomorra, che si ascoltano alla fine del brano il cui titolo («Cappotto di Legno») indica una bara. Durante il pezzo musicale il padre del boss se la prende con la visita di Saviano a Casale: «So llor ‘i camurrist» («Sono loro i camorristi»)… «A Casal ce stann l’uommen» («A Casale ci sono gli uomini»)… «Iss ven ra 167…a cchiù zona fetent» («Lui viene dalla 167 – le case popolari della periferia di Napoli – la zona più schifosa») «So ‘ggent ‘i fugnatur» (“E' gente che viene dalle fogne»). E’ proprio di Saviano, invece, la voce che apre il brano: «Casal di Principe, con 20mila abitanti e 1200 condannati al carcere duro. Morti uccisi, strangolati con la corda del provolone o semplicemente facendogli ingoiare sabbia. Cemento, sangue e cemento. Cocaina, milioni di euro, imprese, politici, imprenditori». Nel testo, una voce definisce Casal di Principe «la Capitale di una multinazionale criminale»: il brano si può ascoltare nello spazio «MyDeejay» sul sito di Radio Deejay oppure sul blog di Alessandro Bertallot (http://bertallot.blog.deejay.it/). (26 aprile 2008-19:00)

 
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