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DIOSSINA NEL LATTE: ALLEVATORI CHIEDONO TEMPI RAPIDI PER ANALISI


Le associazioni degli allevatori sollecitano una maggiore celerità nelle analisi di laboratorio sul latte di bufala e sulla mozzarella prodotta, per verificare l'eventuale presenza di diossina in misura superiore al consentito al fine - spiegano in un comunicato - di risolvere i gravi problemi che continuano a creare disagi tra produttori e trasformatori, interessati dai provvedimenti adottati dalle autorità sanitarie. Una richiesta in tal senso è stata anche sollecitata al responsabile del servizio veterinario regionale da parte del prefetto di Caserta, Ezio Monaco, nel corso di una riunione svoltasi ieri in Prefettura. In proposito l'Asl Ce 2, in una nota, ha sintetizzato gli interventi effettuati dal proprio servizio veterinario per verificare l'eventuale presenza di diossina nei prodotti. L' Asl Ce 2 - si legge nella nota - sulla base della legge regionale del febbraio del 2005, ha effettuato tra ottobre e dicembre dello scorso anno 127 campionamenti, (rispetto ai 150 dell'intera regione), sulla mozzarella prodotta in 90 strutture casearie del territorio di competenza, ed inviati per le analisi tossicologiche all'Istituto Zooprofilattico di Portici. Solo il 3 marzo scorso, però, è stato possibile conoscere i risultati delle analisi, relativamente a 42 campioni esaminati. Nell'ambito della ricerca dei contaminanti ambientali, furono anche effettuati, è ancora precisato nella nota, ulteriori 45 campionamenti per la ricerca di Pcb o della diossina, che hanno dato però esito negativo. La positività registrata sul prodotto finito, ha reso necessario affinare il campionamento ai fini epidemiologici, utilizzando il metodo del campionamento direttamente sul latte presso gli allevamenti che avevano conferito il prodotto ai caseifici, dove era stata riscontrata la positività campionaria. E' stato, così disposto, sottolinea l'Asl Ce 2, il sequestro cautelativo di 69 allevamenti interessati; sequestro che, però, non tutti i sindaci, competenti per territorio, hanno ratificato, adottando i provvedimenti prescritti dalle norme in vigore. Tre giorni fa, prosegue la nota dell'ASL Ce 2, sulla base di nuove analisi, l'Istituto Zooprofilattico, ha informato della conformità alle norme della mozzarella prodotta in 12 dei 67 caseifici, interessati dal sequestro preventivo, e per i quali é stato disposto il dissequestro. Ad oggi - si conclude la nota - si è ancora in attesa di conoscere gli ulteriori esiti dei campionamenti di 57 allevamenti oggetto di indagine da parte delle autorità sanitarie.

Coldiretti su diossina

Gli avvenimenti che vedono per la vicenda diossina interessato così pesantemente il comparto agroalimentare campano evidenziano la necessità di innalzare i livelli di attenzione per scongiurare un semplicistico ed esagerato accomunamento delle produzioni agricole fresche e trasformate alle sostanze tossiche ed inquinanti". E'quanto evidenzia il direttore della Coldiretti campana, Vito Amendolara, commentando il sequestro di prodotti di alcuni caseifici e allevamenti in provincia di Caserta e la crisi di mercato che sta interessando la filiera della mozzarella di bufala campana insieme con quella orticola. "Lo sproporzionato rapporto causa-effetto tra i livelli di diossina rilevati nei prelievi effettuati nel latte di bufala e nei suoi derivati e nei campi e sui prodotti orticoli con le consistenti percentuali di calo di consumo di questi prodotti sollecitano - rileva Amendolara - l'immediato avvio di efficaci e puntuali interventi capaci di restituire dignità e certezze a imprese e consumatori. Ciò con la dovuta messa in sicurezza delle circoscritte aree degradate e la giusta considerazione e valorizzazione della grande quantità delle pregiate produzioni agroalimentari campane". (21 marzo 2008)

 
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