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SANITA' NEL CASERTANO: CAMBIO DELLA GUARDIA ALL'ASL CE2, UN COMMENTO


Aversa (Caserta) - (di Antonio Lepore) - Del primo Direttore Generale della ASL CE2, non preferisco parlare, sia perché ero da poco arrivato, ma anche perché il dottor Magliulo, scomparso da poco, si trovò a gestire una svolta, il passaggio da una struttura pubblica alla aziendalizzazione, cioè l’assunzione di responsabilità dirette rispetto alla gestione. I Manager, come furono definiti, avrebbero dovuto gestire, assumendo, secondo la legge, le responsabilità in prima persona, nel senso che chi sbaglia va via, ebbene rimanendo nel piccolo della ASL CE2, questo non è mai successo. Analizzando le varie gestioni, la prima come già detto, fu una transizione, si passava dal pubblico al finto privato, la gestione fu traumatica ma non drammatica, si iniziò a lavorare. Poi ci fu l’era Rotelli, ho un ricordo personale, quando si seppe della nomina di Franco Rotelli, ero a Trieste, per lavoro e mi venne di chiamare l’Azienda sanitaria, per incontrare preventivamente questa persona, famosa come collaboratore di Franco Basaglia (legge 180), ma anche figura un po’ avventurosa, si diceva vicino a Rifondazione comunista, ma nello stesso tempo imprenditore sanitario, si favoleggiava, non l’ho mai vista, di una clinica nei Caraibi, della amicizia con Castro, ebbene questo personaggio, mi parla a telefono, prendiamo appuntamento per Aversa. Appena arrivato lo chiamo, ci vediamo, erano le 15.00, la ASL era deserta, vi era solo lui nella stanza, mi presento parliamo di programmi, fu una impressione molto gratificante, in quanto una persona di tale spessore, si fermò a parlare, con un giovane pediatra, con diverse ambizioni ed idee. Dopo di che iniziò appunto l’era Rotelli, mise su uno Staff, che fece storcere molti musi, ma poi alla vista dei fatti, quei musi si raddrizzarono, l’ASL, fu rivoltata come un guanto, si iniziò dall’Ospedale di Aversa, che divenne un Ospedale, con pecche, ma era un Ospedale, anche esteticamente si cambiò, furono presi mobili di IKEA, quindi al risparmio, ma belli. Ma vi fu anche sostanza, arrivarono professionisti importanti, e si iniziarono sfruttare ed incentivare anche le professionalità locali. Poi si passò agli ospedali periferici, Sessa Aurunca, ebbe un vero Ospedale, finalmente, con grande gioia di Giulia Casella, promotrice di un movimento di piazza, amica di mio padre, scusatemi il personalismo. Poi venne la volta di Capua e Santa Maria C.V., con la previsione di un unico Ospedale, ma senza abbandonare il vecchio, in realtà fu leggermente privilegiato il Melorio, forse anche per l’amicizia con Enzo Iodice, qualcosa di buono l’ha fatto, fu creta la Senologia, unico reparto Ospedaliero di tale specialità, poi con grande impegno fu fatta la Unità coronarica, e si ristrutturarono altri reparti per tentare di valorizzarli, Capua era in attesa, ma fu creato un ottimo reparto ginecologico. Ma all’improvviso, nel 2004 Rotelli decise di accettare un incarico di grossa responsabilità nel suo Friuli, e quindi dopo aver portato Aversa con la sua ASL all’attenzione internazionale, andò via. Arriva, purtroppo, l’era Ruggiero, e qui la bassolinite arriva al culmine, si pensava che con una Manager locale, a conoscenza dei fatti e delle persone, si potesse continuare al meglio nella ristrutturazione. Il primo atto che ricordo perché presente, fu la critica della Senologia a Santa Maria C.V., venendo da una donna era strano, la Ruggiero, disse che era strano che una specialità fino ad allora territoriale, fosse ospedaliera, come se fosse una diminutio, senza pensare a quello che l’ottimo Franco Ascione, stava facendo ed a tutte le donne che aveva, letteralmente salvato. Dopo di che è iniziato lo smantellamento, anzi il tentativo, tutto va peggio, ho cercato su internet, la prima citazione è per una aggressione, avvenuta all’Ospedale di Aversa, la seconda per la nomina delle Direttore, a Santa Maria-Capua ed Aversa. La cronica poi è piena di assurde decisioni e complicità sindacali, specie con la Fials, con il culmine nell’appoggio a Stabile al Comune di Aversa, con il fallimento che tutti sappiamo, vittoria della destra, che ora si sta sfaldando, quindi non era il meglio, ma grazie alla Ruggiero, lo è diventato. Tornando all’inizio, è la prima volta che un Manager, viene sostituito perché sbaglia. Dalla Costantini, di cui su Internet si parla bene, la ASL di Frosinone da cui proviene viene decantata. Spero che faccia bene, senza mettersi al 100% la casacca politica di cui viene accreditata, e sappia risollevare le sorti di questa terra, riprendendo il percorso, bruscamente interrotto dell’era Rotelli, che quando andò via vi era gente che piangeva. Buona fortuna e buon lavoro dott.ssa Costantini. (6 gennaio 2008-23:58)

 
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