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CASERTA, SAN LEUCIO: CESTARI CONCLUDE RASSEGNA TERRE DI LAVORO


Si è chiuso questa mattina, con l’intervento di Roberto Cestari sul tema “Il manicomio nella testa”, il ciclo “R-Esistenze, la fatica di vivere liberi”, nell’ambito della manifestazione “Terre di Lavoro. Quadri sociali dell’esclusione”, promossa dall’assessorato alle Politiche del Lavoro, CPI e Formazione professionale. Nell’incontro, arricchito da documentari e reportage nei manicomi d’Italia, Roberto Cestari, medico e presidente del Comitato italiano dei Cittadini per i Diritti Umani, si è soffermato a lungo sulle filosofie che sottendono le impostazioni psichiatriche del nostro Paese e di altri Paesi occidentali perché, ha spiegato, «non si può scindere la critica ai manicomi da una critica a certa pschiatria». «Il manicomio – ha detto il professor Cestari – era uno dei luoghi dell’esclusione sociale. Poi sono stati spostati: adesso ci sono le residenze socioassistite, dove chi disturba viene “normalizzato”, ovvero reso non disturbante con l’utilizzo di sostanze chimiche. Oggi c’è un’inflazione di luoghi, spesso cliniche private, che io chiamo minimanicomi e che sono posti in cui la persone vengono rinchiuse per mesi, anni o per l’intera vita perché disturbano o hanno disturbato e dove vengono imbottiti di psicofarmaci. La strategia non mi sembra cambiata». Fondamentale il ruolo della scuola che però non deve essere «il luogo dove si fanno le selezioni per le cliniche psichiatriche». Il medico si è riferito, in particolare, all’ADHD, il cosiddetto disturbo da deficit di attenzione ed iperattività con cui si rischierebbe di considerare «malati» bambini vivaci. Il Comitato italiano dei Cittadini per i Diritti Umani ha infatti avviato la campagna “Perché non accada” che oppone un fermo no all’introduzione ed effettuazione nelle scuole italiane di test per effettuare screening di massa sull’ADHD o altre presunte malattie mentali. Al termine dell’incontro, la professoressa Iole Esposito, docente all’istituto Pizzi di Capua ha voluto ringraziare l’assessorato retto da Enrico Milani per l’iniziativa “Terre di Lavoro, quadri sociali dell’esclusione” perché, ha detto, «questo importante ciclo di incontri a cui abbiamo partecipato ci ha consentito di avere nuovi spunti di riflessione ed un nuovo approccio alla formazione su cui stiamo già lavorando. Iniziative come questa vanno incoraggiate e sostenute perché danno un supporto fondamentale anche al nostro lavoro all’interno delle scuole». (28 novembre 2007-15:58)

 
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