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MEDICINA, CUORE: ARRIVA A CASERTA LUNEDI' 12 IL DISCOVERY CLINIC


A Caserta, con la partecipazione degli specialisti cardiologi dell’Ospedale San Sebastiano, del Presidio Ospedaliero “Pineta Grande”di Castelvolturno e della Clinica “San Michele” di Maddaloni, lunedì 12 novembre sarà presente presso la Reggia di Caserta – Via Doueth 22, il “Laboratorio viaggiante multimediale” del progetto di educazione medica continua Discovery Clinic, che da otto mesi sta percorrendo le strade di tutta Italia. In 45 località italiane gli specialisti in cardiologia e medicina interna hanno la possibilità di essere collegati via satellite con il Laboratorio di Emodinamica. Cardiologi e internisti impegnati per affrontare al meglio la sindrome coronarica acuta, una manifestazione clinica che comprende le diverse forme di infarto miocardico e l’angina instabile mettendo a rischio la salute del cuore. Importanti novità per combattere l’aterotrombosi e mantenere aperte le “autostrade” del sangue. Caserta, 12 novembre 2007 - Approfondimenti scientifici, casi clinici da vivere in diretta grazie al collegamento via satellite con le sale di emodinamica in cui si praticano interventi di angioplastica delle arterie coronariche, discussione tra cardiologi per definire come “proteggere” i malati dal rischio dell’aterotrombosi, una situazione che favorisce la formazione di "ostacoli" lungo la circolazione del sangue. Questo il programma scientifico che attende gli esperti, ospiti del “Laboratorio viaggiante multimediale” che porta in giro per l’Italia il progetto di educazione medica continua “Discovery Clinic”; un’iniziativa rivolta agli specialisti di Cardiologia e Medicina Interna, che interessa 45 località su tutto il territorio nazionale, nell’ambito di un programma che ha visto il “Laboratorio viaggiante multimediale” sulle piazze di piccoli e grandi centri italiani, lungo un itinerario iniziato a maggio e che proseguirà fino alla fine del 2007. Il progetto “Discovery Clinic”, unico in Italia nel settore, nasce sotto l’egida del GISE (Società Italiana di Cardiologia Invasiva) e rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di sanofi-aventis e Bristol Myers Squibb nel miglioramento delle conoscenze mediche per una miglior cura del paziente. Sotto la lente di ingrandimento dei partecipanti ci sono le sindromi coronariche acute. “Con questo termine si definiscono una serie di manifestazioni cliniche caratterizzate dalla rottura di una placca aterosclerotica a livello delle arterie coronariche che irrorano il cuore con drammatica riduzione dell’apporto di sangue in una parte del muscolo cardiaco – spiega il Dott. Arturo Giordano, Consigliere Nazionale GISE e Responsabile dell’U.O. di Cardiologia Invasiva del P.O. “Pineta Grande” di Castelvolturno (CE). Trattare correttamente questa condizione, che interessa centocinquantamila persone l’anno in Italia e risulta mortale in circa cinque casi su cento, rappresenta una sfida importante per la cardiologia. Sebbene la malattia coronarica riconosca diversi fattori di rischio, come l’eccesso di colesterolo LDL, l’ipertensione, il diabete, il soprappeso ed il fumo, che è bene tenere sotto controllo o eliminare, l’attenzione degli esperti è puntata soprattutto sulla necessità di ridurre il rischio di un nuovo evento acuto nei pazienti che già hanno manifestato un episodio. Sotto questa luce ha dimostrato i suoi benefici la terapia antiaggregante, che mira a ridurre la tendenza delle piastrine a “legarsi” tra loro, dando luogo ad un trombo all’interno del vaso. “Questo fenomeno viene oggi combattuto efficacemente attraverso la cosiddetta doppia antiaggregazione, ovvero somministrando contemporaneamente l’acido acetilsalicilico e clopidogrel – fa sapere il Dott. Arturo Giordano”. Questa terapia, secondo le recenti linee guida, è raccomandata nel trattamento dei pazienti con sindrome coronarica acuta, per mantenere la pervietà del vaso quando viene eseguita la dilatazione di una coronaria ristretta ed applicato uno stent, struttura metallica a maglie, che contribuisce a tenere ben aperto il vaso. Dagli specialisti arrivano anche altre raccomandazioni in aggiunta alla terapia farmacologia: combattere le cattive abitudini è il primo, importante passo per mantenere in forma le arterie coronariche, vere e proprie “autostrade” che portano sangue e ossigeno al cuore e che devono rimanere sempre “libere”. (10 novembre 2007-18:15)

 
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