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CAIAZZO (CASERTA): TRASFERIMENTO CON GIALLO, MEDICO SI INCATENA PER PROTESTA


Caiazzo- Comincerà mercoledì 31 ottobre -la clamorosa manifestazione di protesta di Mariano Pontecorvo, medico di Piana di Monte Verna del servizio di emergenza 118. Lo farà -per richiamare l'attenzione delle istituzioni- sulla vicenda che riguarda lui ed altri colleghi. Titolare presso il distretto 32 di Caiazzo, con rapporto di convenzione da oltre venticinque anni, a seguito di un provvedimento generale di riorganizzazione, a sessanta anni suonati trasferito presso il distretto di Maddaloni. “Una decisione incomprensibile- afferma il dottor Pontecorvo, priva di motivazione, spiegazione o vantaggio che giustifichi l’inattesa decisione”. La doccia fredda, il comunicato dell’Asl. Ce1- il 10 ottobre scorso. Il provvedimento contenente, repetita juvant, incomprensibili trasferimenti da un distretto all’altro. Medici titolari dirottati in altre sedi. Una “strategia” che modificherebbe solo la nominatività dei camici bianchi, senza mutamento alcuno dell’attuale organico dei vari presidi. Una decisione-continua Pontecorvo- che determinerà svantaggi per molti medici, e vantaggi per pochi. Una mortificazione e una penalizzazione ingiusta-che lede la dignità umana, con l’incombente pericolo di subire eccessive prostrazioni psico-fisiche. E’ un provvedimento ingiusto e illegittimo, chiedo solo i diritti che mi spettano come cittadino e medico convenzionato. La mia è un’opera di sensibilizzazione-che mira a fare annullare il provvedimento-che impugnerò nelle opportune sedi amministrative e giudiziarie”. Il tenace medico del 118, non avendo avuto alcun chiarimento dai vertici dell’Asl, questa mattina comincerà la clamorosa e “terapeutica” forma di protesta ad oltranza, 24 ore su 24. S’incatenerà ai cancelli dell’Asl di Caiazzo, e comincerà lo sciopero della fame, non prima di essersi sottoposto ad esami ematochimici. Ad assisterlo, la dottoressa Giovanna Rolli, medico di famiglia, e il dottor Cesare Cuscianna, anestesista-rianimatore. Una bella grana per i vertici dell’Asl, responsabili delle eventuali conseguenze riguardanti lo stato di salute del medico “ribelle”, che chiede sacrosanti diritti, e non la luna. Una rivalutazione del provvedimento che potrebbe arrivare dopo l’intervento dei media nazionali, allertati dal giornalista freelance casertano. Sanità campana- troppe volte finita nel mirino dei media nazionali. Una sanità agonizzante. La storia è sempre quella: di sprechi, tagli, interessi, clientele, favori. Di vecchie (ma non troppo) gestioni impossibili. Leggenda metropolitana, quella di un’azienda tristemente nota in tutta la penisola per alcune prodezze: regina madre di decisioni deliranti e schizofreniche partorite da rampanti e attempati manager-affetti da deliri d’onnipotenza- che hanno un solo obiettivo. Risparmiare. Usando ciecamente la scure. Che consente di fare carriera! (30 ottobre 2007-11:00)

 
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