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REGGIA DI CASERTA E COLOSSEO TRA I 30 MILA BENI DEL PATRIMONIO DI STATO


Quattro anni di lavoro, 1.600 persone impegnate, 150 mila rilievi tecnici per un totale di 70.000 planimetrie, 700 mila immagini realizzate e archiviate, 400 informazioni raccolte per ogni singolo bene. Un'operazione imponente e complessa, la prima di queste proporzioni mai realizzata in Italia. Il Censimento del patrimonio dello Stato, gestito dall'Agenzia del Demanio, è stato portato a termine e viene presentato il 18 ottobre e oggi, 19 ottobre a Roma in un convegno internazionale dal titolo "Conoscere per riconoscere", alla presenza del Presidente della Repubblica. Partecipano al convegno anche le delegazioni di 23 Paesi della Unione Europea. Trentamila beni di cui ventimila edifici e diecimila terreni. In realtà, però, i numeri non riescono a descrivere in alcun modo un insieme di beni vasto, eterogeneo e geograficamente differenziato come quello in questione. Il Censimento consente invece all'Agenzia del Demanio una conoscenza del patrimonio dello Stato tale da garantirne la buona amministrazione. Conoscere - si tratta d'altronde di buon senso - per poter agire correttamente. L'obiettivo del Censimento è stato, quindi, quello di riordinare, ampliare e approfondire la conoscenza dei beni dello Stato, consentendo la creazione di una griglia conoscitiva moderna con cui supportare una gestione efficace e razionale del patrimonio. Le informazioni raccolte, e trattate in modo da poter essere facilmente aggiornate ed evitarne il precoce "invecchiamento", sono il necessario substrato di una gestione dinamica del patrimonio orientata alla valorizzazione dei beni e, laddove è possibile, alla loro messa a reddito. Un patrimonio immobiliare come quello dello Stato italiano - enorme, eterogeneo, sparso su tutto il territorio nazionale e di grande pregio - non può essere solo un capitolo del bilancio: proprio per le sue caratteristiche, esso è un elemento fondamentale della cultura e dell'identità nazionale e quindi va consegnato ad una conoscenza diffusa da parte dell'opinione pubblica. Il patrimonio dello Stato è, insomma, un bene di tutti e un merito del Censimento è quindi anche aver consentito una puntuale conoscenza di questa ricchezza. Dai monumenti più famosi, come il Colosseo o la Reggia di Caserta, ai tesori nascosti come la rinascimentale Villa Tolomei fino a gioielli meno noti ma altrettanto preziosi sparsi per tutto il Paese. La raccolta sistematica di informazioni sul patrimonio gestito è una delle missioni fondamentali dell'Agenzia del Demanio, tanto da essere stata inserita nel decreto legislativo del 1999 che la istituì. Nel 2003 si è partiti quindi, dopo un attento lavoro preparatorio, con la raccolta delle informazioni sui beni appartenenti alle categorie "Patrimonio disponibile", "Usi governativi" e "Demanio storico artistico" sparsi su tutto il territorio nazionale, avvalendosi sul campo del lavoro di società esterne particolarmente esperte. Il lavoro è stato coordinato da una Cabina di Regia dell'Agenzia anche grazie al rapporto con le Filiali regionali, "memoria storica" del patrimonio immobiliare sul territorio. Quattro anni di lavoro, come si è detto, che hanno portato alla costruzione di una grande Banca dati unica, un contenitore informatico in cui i soggetti interessati possono acquisire tutte le informazioni utili su ogni singolo bene dello Stato. Una piccola rivoluzione per il nostro Paese, che consentirà, attraverso il Fascicolo immobiliare elettronico, di sostituire integralmente la gestione cartacea. Questo governo informatico dei beni ha anche consentito, all'interno del vasto patrimonio italiano, di creare insiemi di beni affini razionalizzandone la gestione. Si è proceduto cioè ad una segmentazione del patrimonio - tenendo conto delle caratteristiche tecnico-fisiche degli immobili, ma anche del contesto in cui si trovano e delle possibili scelte strategiche - individuando una rete di beni ad alto potenziale di valorizzazione. Si tratta di 2.500 edifici sparsi in 153 comuni, concentrati per l'80% in otto regioni: Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. (19 ottobre 2007-12:04)

 
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