SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Il Guardasigilli, Clemente Mastella, si dice pronto a discutere la norma che preveda il carcere anche a 16 anni abbassando, dunque, l'età imputabile. "Se a 16 anni si può votare, come abbiamo visto ieri con le primarie del Partito democratico, si vada in carcere anche a 16 anni". Un provvedimento che, però, "dispiace" dal momento che l'impostazione del ministro sarebbe stata del tutto diversa. E dall'aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, Mastella, rivolgendosi al personale dell'istituto di pena e agli agenti di polizia penitenziaria, ha colto ancora una volta l'occasione per difendere il provvedimento dell'indulto, un "atto compiuto con molta serietà. Non smentisco quello che ho fatto - ha dichiarato Mastella - sapevo quello che avrebbe determinato". Mastella ci tiene poi a puntualizzare che non esiste nessun nesso preciso tra "sicurezza e indulto. I crimini c'erano prima e ce ne saranno dopo". Il ministro ha poi raccontato della sua esperienza negli Usa dove, in alcuni Stati, esiste anche la pena di morte, ma "ogni mezz'ora c'è un morto". Questo, per il Guardasigilli, significa che "non è aumentando le pene che si scongiurano i reati". Mastella afferma di vivere in un Paese "un po' schizofrenico" e puntualizza la necessità di "discutere con serenità" anche sulla legge Gozzini. "Sono disposto a cambiarla, ma si dica che si vuole farlo. L'importante è parlarne con serenità". (Apcom) (15 ottobre 2007-14:50)