Un cittadino attende da tempo alcuni atti amministrativi che gli sono dovuti per legge, in base ad una precisa legge sulla trasparenza amministrativa, ma il comune di San Nicola La Strada 'evita' di darglieli. Il caso è legato anche a una società (dove figura anche il primo cittadino) che ha richiesto una concessione e quella dela moglie di un assessore. Insomma, una storia di conflitti di interesse che un cittadino vuole portare all'attenzione degli organi istituzionali interessati. Vedi qui la lettera protocollata al comune e gli assetti societari

SAN NICOLA LA STRADA (Caserta) - Un cittadino di San Nicola La Strada (Caserta) tenta inutilmente, da mesi, di visionare – come gli è consentito dalla legge e perché ne ha interesse - alcuni atti pubblici (in particolare alcune concessioni edilizie), ma l’amministrazione retta dal sindaco Pascariello glielo vieta. Una procedura amministrativa trasparente, infatti, sta assumendo i contorni di un giallo dove – a dire del cittadino, a breve anche denunciante - i dinieghi sembrano essere espressione esclusivamente di una tutela di interessi di persone vicine agli amministratori di San Nicola La Strada. E’ il caso del signor Antonio Acconcia, che è riuscito ad ottenere una risposta – dopo varie insistenze – soltanto con una richiesta che aveva avanzato la propria suocera: è infatti riuscito ad ottenere Una copia degli atti della concessione edilizia rilasciata alla Sig.ra Angelina Vivenzio (moglie dell’attuale assessore all’urbanistica) per opere di ristrutturazione che la stessa sta effettuando su un fabbricato in Via Bronzetti n 43 e dalla cui analisi sono stati rilevati evidenti e palesi difformità nell’esecuzione delle opere che solo chi dell’amministrazione non vuol vedere non vede e non segnala - afferma Acconcia snella lettera protocollata il 24 settembre scorso - , anche perché Vi è un’evidente conflitto di interesse tra chi deve controllare e chi deve essere controllato. «Nella mia seconda istanza – afferma Acconcia - avevo chiesto di visionare le concessioni edilizie relative alla costruzione di un nuovo fabbricato rilasciate alla società Finlet Srl. Ma mi è stato negato l’accesso adducendo motivazioni palesemente generiche. Forse tale diniego, come già accaduto nella mia prima richiesta, ha l’obiettivo di evitare che qualcuno veda o segnali eventuali anomalie nel rilascio delle concessioni ? La mia richiesta intendeva verificare, da cittadino se la concessione rilasciata alla «Finlet Srl/b> (società che detiene il 30% del capitale della Incom srl che è partecipata al 50% dalla Immobiliare sud Srl, i cui soci, guarda caso, sono sia Lei Illustrissimo sig Sindaco, che suo Cognato), non avesse comportato una diversificazione del carico urbanistico cittadino determinando un degrado delle condizioni di vita del territorio comunale. Ma come detto la sua Amministrazione, e se ne può intuire il motivo, mi ha negato l’accesso alla documentazione adducendo la mancanza di un interesse diretto, concreto e attuale. Ma Le chiedo: l’art 22 punto 1b della legge 241/90 a cui fa riferimento il diniego di codesta Amministrazione è a tutela di chi? E’ a tutela degli interessi dei cittadini o di altri interessi ? Se questo palese e maldestro ostruzionismo che codesta Amministrazione sta effettuano volesse celare un tentativo di farmi desistere, La informo che ho tutto il tempo e la determinazione di continuare in nome del diritto alla trasparenza e alla correttezza degli atti pubblici» Per provare ciò che scrive, il signor Acconcia, che è un imprenditore, ha provveduto ad allegare anche diversi documenti, tra cui le visure camerali, lo schema di partecipazione in società società e quello dei collegamenti tra parenti e amministratori protagonisti o beneficiari delle licenze edilizie. (11 ottobre 2007-15:05)