Santa Maria Capua Vetere (Antonio Tagliacozzi per Casertasette.com) - In occasione della settimana Pasquale, sono ritornati nel Duomo di Santa Maria Capua Vetere, i preziosi mosaici Paleocristiani esposti nella navata di sinistra nei pressi del museo parrocchiale allestito da don Antonio Pagano e da don Mario Miele. L''esposizione degli antichi reperti, risalenti alla prima metà del quinto secolo dopo Cristo e che erano a corredo dell''abside della chiesa di Santa Maria Maggiore, ha contribuito a far conoscere le antiche radici e la storia della cattedrale che fu edificata da Simmaco, oggi con la Vergine Assunta in cielo, patrono della città del foro. Il mosaico absidale della Basilica, con ogni probabilità, fu eseguito nella prima metà del quinto secolo dal Vescovo Simmaco il quale, erigendo nella sua città una basilica in onore della Madonna, proclamata madre di Dio nel concilio di Efeso del 432, il quale desiderò che anche nella grandiosa composizione musiva della Basilica sammaritana riecheggiassero i mosaici al pari di quelli realizzati nella Basilica romana dell''Esquilino che il Papa Sisto terzo aveva da poco ultimata. Nel corso di lavori per la realizzazione del nuovo campanile e della sistemazione della piazza furono rinvenuti in un ambiente, verosimilmente, il Battistero i resti di un pannello decorativo centrale e sei frammenti di un pavimento musivo costituito da un intreccio di triangoli legati tra loro come catene ai tre lati, le cui base curvilinee creavano intorno al centro due cerchi concentrici. Lo spazio interno a questi cerchi era attraversato da zone intrecciate e nel centro era raffigurata un''aquila con le ali aperte che sovrastava un pesce senza artgliarlo.
Alla ricostruzione del pannello, oggi meta incessante di visitatori, ha avorato con particolare attenzione e scrupolo l''architetto Rosario Della Valle, mentre il geometra Stefano Piscopo è stato fra gli artefici del recupero dei mosaici e della riscostruzione dei sotterranei del Duomo di Santa Maria Capua Vetere (5 aprile 2007-15:05)