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*INTERVISTE, MUSICA: PARLA JIMI VISTOLI, IL REGGAE NELLA VENE*


Giovanna Canzano

intervista

JIMI VISTOLI

1 aprile 2007


Il reggae è la musica di oggi e di domani



“Il reggae lo vivo, ce l'ho sulla pelle, in testa come un loop ossessivo che si

autogenera in random, una specie di radio sempre accesa. Il reggae non è

solo uno stile musicale, è troppo legato al misticismo ed al pensiero rasta:

per me significa tutto in ambo i sensi.”

Jimi Vistoli







CANZANO. Lo scorso dicembre è uscito il tuo album Away this time, il primo firmato Jimi Vistoli, dopo le tue pubblicazioni con le band Mondoganga e Ragariddim, l’ultima delle quali risale al 1993. Cosa hai fatto durante questi anni di pausa?



JIMI VISTOLI. Per quanto riguarda i Ragariddim, sì, è vero, l'ultima pubblicazione risale al 1993; infatti nel 1995 fondai la band MondoGanga e in questi "lunghi dodici anni" abbiamo pubblicato due album e tre singoli; nel frattempo ho aperto il mio studio ed iniziato a lavorare anche a progetti e produzioni di altri artisti, sempre continuando a suonare dal vivo con le varie situazioni con cui collaboro. Perciò non lo definirei proprio un periodo di pausa...



CANZANO. Come convivono nella tua vita Bob Marley ed il misticismo indiano di Osho?



JIMI VISTOLI. Coesistono, in realtà, perché, come tanti illuminati, l'uno non è che una sfaccettatura dell'altro; nel senso che fondamentalmente entrambi volevano la medesima cosa per la popolazione umana, e nemmeno poi su piani così diversi. Osho ripeteva a tutti di chiedersi cosa ognuno di noi volesse davvero essere, come avrebbe voluto esistere, e tramite la meditazione, fattasi luce dentro all'individuo nuovo, rinato, riscoperto, Osho ripeteva di iniziare senza esitare a percorrere il proprio nuovo cammino, ad avere autostima, ad andare alla scoperta ed alla riscoperta di se stessi ad un livello interiore che porta benefici anche nelle piccole cose quotidiane, all’individuo in sè e a chi lo circonda. Chiedeva, dunque, di ca mbiare e di aprire gli occhi. E Bob Marley, con la sua musica, il suo pensiero mistico, ave va lostesso scopo: ripeteva ai neri in Jamaica di smettere di lavare i pavimenti per i bianchi. Bob ci chiede, ancora oggi, come Osho, di non farci piegare dal sistema, di aprire gli occhi e di prendere la via giusta, di fare, come dice Spike Lee, "la cosa giusta...". Dovremmo fare tutti un piccolo grande cambiamento, visti i tempi ed il clima, in tutti i sensi. Sarebbe necessario stopparsi e fare un bel reset. Ma le "pazze teste pelate", come le chiamava Marley, sembrano non avere orecchi...



CANZANO Qual’ è il concept dell’album ‘Away this time’?



JIMI VISTOLI - Bah...l'Esistenza è proprio buffa! Circa un anno e mezzo fa io e Rastadan (Marco Caroti, co-produttore dell'album e chitarrista di MondoGanga/Dub Wise Gang, nda) abbiamo buttato giù la struttura del disco, e l'idea iniziale era di un album reggae che omaggiasse determinati stili e determinate sonorità, ma doveva essere un album a-politico, non polemico, musicale. Invece, in corso d'opera, sono nate alcune nuove canzoni che assieme ad altre già previste hanno dato il concept all'album: "away this time", ‘via questo tempo’, via questa Babilonia, via questo ‘maleficio’ che ha colpito il genere umano. E’ una sorta di monito di Jah Rastafari. L'album, in realtà, è una storia in cui il protagonista, in questi primi anni del nuovo millennio, si risveglia e si rende conto che siamo al tracollo, sia indivi duale checollettivo, e le varie song sono "snapshot" di vari aspetti della vita.

“Mr President” è il grido pacifista mai sazio di urlare contro l'imbecillità dei presidenti-demoni che hanno rovinato la Terra e le nostre vite, ed è un grido disperato di fronte ai fatti e a quel poco di concreto che può fare: si inginocchia e piange, e, mentre si dispera, un angelo gli canta "Jah is Love", indicandogli come rialzarsi e dove incamminarsi. Deve cantare a tutti che i tempi sono maturi, che l'Armageddon si sta attuando proprio grazie all'indifferenza della gente, troppo occupata col telefonino in mano.

“Away this time” è il momento in cui il rasta avverte la gente che il tempo è venuto: "the time has come", ed è pronto ad affrontare la bestia (I was waitin' for you). " Domanderisposte " è il momento successivo, dopo aver preso consapevolezza della situazione si scatena l'armageddon, anche a livello interiore. E’ il momento di fare delle scelte, grandi, importanti, individuali e collettive, se non vogliamo davvero finire di uccidere Madre Terra. "Jah Guide" e "Africa sweet Africa" sono l'epilogo della storia, del concept: il bene, la spiritualità, la creatività, vincono sul male, ed alla fine si ha tempo per l'amore, come si ascolta nelle songs "We do de din don", "Nitido silenzio" e "Volare d'amore". Chiude " Awaythis dub ", versione dub della title-track.



CANZANO. Potremmo definirlo un album pacifista, dunque?



JIMI VISTOLI. Sì, credo lo sia. E’ un disco “verde”. Un grido che chiede a tutti di fermarsi, di respirare più piano, di ascoltarsi ed ascoltare il Tutto, di iniziare a guardare le stelle e a riflettere un po’ sui temi fondamentali, se sia davvero giusto come stanno andando le cose e se c'è davvero un futuro per il nostro pianeta.



CANZANO. Cosa significa il reggae nella tua vita artistica e personale?



JIMI VISTOLI. Il reggae lo vivo, ce l'ho sulla pelle, in testa come un loop ossessivo che si autogenera in random, una specie di radio sempre accesa. Il reggae non è solo uno stile musicale, è troppo legato al misticismo ed al pensiero rasta: per me significa tutto in ambo i sensi.



CANZANO. Quanto spazio ha il reggae nel mondo discografico italiano?



JIMI VISTOLI. A prescindere dal mondo discografico italiano, la musica reggae, in tutti i suoi vari arrangiamenti e ricampionature, è la musica del futuro: Marley disse che il reggae sarebbe stata la colonna sonora del nuovo millennio. In effetti c'è stato un vero e proprio sviluppo ed espansione del reggae. Il reggae è la musica di oggi e di domani.



CANZANO. Come vedi oggi il movimento Rasta in Italia?



JIMI VISTOLI. C'è fermento, direi che c'è un grosso fermento…



CANZANO. Quali sono i tuoi progetti artistici futuri?



JIMI VISTOLI. Attualmente sto registrando nel nostro studio di Pistoia un lavoro acustico di musica popolare per Alessandro Bongi e sto curando la produzione del nuovo album di Marcella Boccia aka Heena Suman. Inoltre, con RastaDan stiamo scrivendo le canzoni per il nuovo album. Jimi Vistoli con il suo ‘Away this time’ e il pugliese Micky Souljahr con ‘True teaching’.



NOTIZIE su Jimi Vistoli




All’inizio degli anni ’90, Jimi Vistoli & Raffaele Ferro (Rankin’ Alpha) crearono una delle prime reggae band
italiane, i “RAGARIDDIM”, reggae-band toscana prodotta da Madaski (Africa Unite); a metà degli anni ’90, Jimi
Vistoli aprì il suo studio di registrazione e creò il progetto “MONDOGANGA”-cover band di Bob Marley;
Rankin’ Alpha iniziò a collaborare con varie realtà reggae e dub in italia ed all’estero, creando varie
formazioni reggae (DUBITAL, etc), ed insieme a Charlie Bendje e Alberto “albedub” Giuliani ha fondato la “DUBWISE GANG”. La Dub Wise Gang ha partecipato a vari festival reggae italiani ed europei, oltre ad essere la “backin’-band” di artisti come “BOMBA BOMBA” e “JAKALONE”, e collaboratori a ssidui di MAD PROFESSOR presso gli studi ARIWA di Londra, oltre ad aver portato nei locali toscani il loro “TOSCANA REGGAE AMBASSADOR-SHOW CASE”.





giovanna.canzano@email.it

338.3275925

 
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