LIFE & MOVIDA, MODA E GIOVANI: A CASERTA IMPERA LO STREET-STYLE
Data: Venerdì, 19 gennaio @ 08:10:54 CET Argomento: Tempo libero
Caserta (di Olga Campofreda) - Finalmente la moda si ribella alla moda. La nuova stagione ha deposto la dittatura delle grandi marche e ha riportato la libertà di pensiero e abbinamento. Sono sempre di meno per via Mazzini le persone affette dal morbo della «camminata Prada», quella che costringeva a procedere in punta di piedi per preservare il più possibile la preziosissima suola da ogni tipo di scoria immonda. Sempre di meno i ragazzi che ancora si ostinano a ottenere responsi dalle vetrine. Quest’anno Caserta incorona la strada come nuova regina dello stile, la passerella ideale da cui trarre originalità e tendenza senza dimenticare la propria personalità. Affermatosi come «street style» o «street wear», questo tipo di abbigliamento è stato rubato all’estro degli skater americani: la comodità funzionale al movimento sullo skateboard si traduce poi nella moda delle scarpe grandi e bombate dalla suola piatta e ben aderente e lacci dai colori estroversi, i Jeans larghi e comodi dal cavallo bassissimo, ma soprattutto il must della felpa senza zip con cappuccio. In città punto di riferimento per questo tipo di abbigliamento risulta essere l'outlet. «Marche come Joe Rivetto, Etnies, Vans rispondono meglio ai gusti dei giovani che cercano più elasticità e meno rigore dalla moda», spiega Enzo Piccirillo del ”BlackOrange”. Jeans e Felpe sono gli elementi più richiesti da «Empire», che nell’ultimo periodo registra una tendenza volta maggiormente alla trasgressione e non discorda con i dati ricavati da «History». Aumenta la richiesta di coloratissimi lacci per le scarpe (per soli cinque euro sembrano l'elemento più economico) sia per lo stesso History che per «London»: è lo street style che rinnova e reinventa con il semplice inserimento di un particolare originale che fa la differenza. Quello che scontenta i ragazzi resta solo il prezzo: è difficile scendere al di sotto dei 40 euro per un paio di jeans e, nonostante gli sconti degli outlet, tutto è relativo al prezzo imposto dalle case d’abbigliamento, non tanto differenti, sotto questo aspetto, dalle grandi marche. (da Il Mattino ed. Caserta del 18 gennaio 2007)
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