Nel college della Scuola di
Pubblica Amministrazione di Caserta, che occupa uno dei due
emicicli antistanti la reggia vanvitelliana e' quasi tutto in
ordine per accogliere, giovedi' alle 15, i partecipanti al
conclave del governo dell'11 e 12 gennaio convocato per definire
le prossime mosse dell'esecutivo guidato da Romano Prodi.
Dal punto di vista logistico e' quasi tutto pronto. Le
cinquantadue stanze per il pernottamento, dislocate su due
piani, l'aula magna dotata di un lungo tavolo a ferro di cavallo
dove si svolgeranno i due incontri in programma; cosi' come il
ristorante del college per la cena di giovedi' e la prima
colazione ed il pranzo del giorno dopo. La gestione del
ristorante e del bar e' stata affidata ad una ditta napoletana.
La sala per le due riunioni e' stata ricavata dall'aula magna
del college, liberata dalle poltrone.
Questo il programma della due giorni: giovedi' pomeriggio il
via con la sistemazione dei partecipanti e la cena. Venerdi'
mattina, dopo la colazione, e' previsto un Consiglio dei
ministri dalle 9 fino all'ora di pranzo. Una seconda sessione
della riunione dell'esecutivo potrebbe svolgersi a partire dalle
14. A conclusione la conferenza stampa del presidente Prodi e
dei ministri del suo governo nell'aula Magna della Scuola
Superiore della Pubblica Amministrazione, nella Reggia.
Rigide le misure di sicurezza previste dalla Prefettura: ditte
specializzate e Vigili del Fuoco hanno bonificato i cunicoli,
sigillato i tombini delle fognature lungo tutto la parte
terminale del tragitto che sara' percorso dalle auto dei
partecipanti al seminario.
Una nuova riunione operativa delle forze dell'ordine, di
funzionari della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione
e della Sovrintendenza ai Beni Architettonici, secondo quanto si
e' appreso, e' prevista in prefettura prima di giovedi.
Ma il piano di sicurezza, disposto d'intesa dal prefetto
Maria Elena Stasi e dai vertici delle forze dell'ordine, e', per
alcuni adempimenti, gia' operativo. Saranno, infine, pochi i
correttivi al traffico veicolare in citta'. I partecipanti al
conclave rimarranno, infatti, nel college fino al pomeriggio di
venerdi', per poi spostarsi o nel Palazzo Reale, che sta di
fronte, per la conferenza stampa, o per rientrare a Roma.
Prodi parla da Bologna del conclave: sul tappeto riforme esviluppo
Romano Prodi prepara il conclave di
Caserta auspicando che da quel consesso possa essere trasmesso
un forte ''messaggio di fiducia'' a tutto il paese. Ed e' con
questo spirito che il professore ha letto ed apprezzato la lunga
intervista di Piero Fassino al quotidiano 'La Repubblica'
ricavandone la netta sensazione di un ''sostegno forte''
all'esecutivo per portare avanti l'impegno ''riformista'' con un
orizzonte di ''cinque anni'', cosi' come si addice ai
''programmi seri di governi seri''.
Piena condivisione, dunque, della spinta del segretario dei Ds
a fare ''un salto di qualita''' per far fronte, nei prossimi
cinque mesi, ad una ''scommessa decisiva''. Il leader diessino
chiede ''coraggio e determinazione'' a 360 gradi, anche per
quanto riguarda la riforma pensionistica.
Prodi concorda ma avverte: ''Se per riformismo si intende
accontentare tutti allora non e' piu' riformismo''. Un
'warning', un avvertimento, alle tante anime della coalizione
che mettono paletti sui diversi temi, da quelli etici, come ha
fatto oggi Rosi Bindi, a quelli previdenziali, come chiedono i
partiti della sinistra radicale, senza dimenticare le forti
preoccupazioni dei verdi per l'ambiente. Un avvertimento che si
traduce in un invito a discutere, a trovare ''soluzioni
condivise'' su tutti gli argomenti senza ''fretta e senza
strappi''. Si partira' quindi dal ''foglio bianco'' che poi
dovra' essere riempito con le proposte di tutti, ministri e
leader dei partiti che si ritroveranno il prossimo fine
settimana a Caserta. Un foglio sul quale i progetti dovranno
essere ''declinati in tutti i modi possibili''.
Prodi e' ottimista sulla riuscita dell'iniziativa: un
sentimento condiviso anche dal suo vice Francesco Rutelli che
oggi ha parlato di un 2007 caratterizzato da una forte
''accelerazione'' delle riforme.
I prossimi tre giorni il presidente del Consiglio li dedichera'
alle ultime messe a punto del seminario campano, consultando a
Palazzo Chigi ministri e leader di partito, con un occhio vigile
sull'altrettanto delicata agenda internazionale, una agenda
fittissima di impegni. Basti pensare, tra gli altri, alla
missione italiana in Libano, al vastissimo programma di incontri
bilaterali in Italia e all'estero, alla proposta di Roma della
moratoria sulla pena di morte.
Dietro l'angolo la sempre accesa polemica politica che vede i
partiti dell'Unione discutere su distinguo e priorita' e quelli
della Casa delle Liberta' alzare una voce critica sulle proposte
di riforma del governo. Se da un lato i Verdi commentano
positivamente l'appello di Fassino, interpretano poi il ''colpo
d'ala'' come la necessita' di mettere in primo piano la
questione ambientale e non la nuova legge elettorale. Se una
parte dei Ds e l'Idv indicano tra le priorita' il risanamento
dei conti pubblici e il riordino delle pensioni, i comunisti
italiani ed rifondazione mettono in guardia l'esecutivo e il
segretario diessino sulla previdenza. Anzi, Russo Spena parla
apertamente di una ''analisi sbagliata'' da parte del leader
della Quercia. Tanto da far dire al leghista Roberto Calderoli
che ''il povero Fassino ulula alla luna, si illude''. E ancora,
al democristiano Gianfranco Rotondi di parlare dell'intervista
pubblicata stamane da 'La Repubblica' come di una ''operazione
fallita''. Critiche che si rivolgono anche a Prodi reo, secondo
Adolfo Urso,, di An, di essere ''sordo'' ai richiami del
segretario diessino. Un attacco che il centrista Francesco
Pionati reinterpreta con la necessita' di trovare una nuova
maggioranza per avviare una vera fase riformista. Siamo ''al
requiem'' per questo governo, incalza l'azzurra Isabella
Bertolini ricordando un sondaggio Unicab che da' l'esecutivo in
netto calo di consensi.
Una situazione che l'ex capo dello Stato Francesco Cossiga
sintetizza ironicamente cosi': ''Non concordo ma non comprendo
come Fassino e Rutelli non concordino'' su cose gia' decise nel
programma di 'sinistra-centro' varato prima delle elezioni.
(7 gennaio 2007-23:00)