CASERTA: OGGI ALLE 15 I FUNERALI DI SANTONASTASO, ULTIMO RE DELLA DC
Data: Martedì, 02 gennaio @ 09:57:17 CET Argomento: Cronaca
Si è spento l'altra notte a causa delle complicanze legate a un edema polmonare l'ex sottosegretario ai trasporti della Dc Giuseppe Santonastaso. Aveva 81 anni. I funerali saranno celebrati oggi, alle 15, presso la parrocchia di Sant'Antonio.
In una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno del 14 ottobre 2001, l'ex potente democristiano si raccontò a lungo. Si compiacque di poter riprendere una riflessione pubblica che aveva dovuto interrompere a causa dei lunghi processi della tangentopoli casertana nei quali era stato coinvolto. Ma del suo piglio padronale gli era rimasto ben poco.
« Ho una dote — raccontò con superba ironia — : non sono mai stato fisionomista. Pertanto, ogni volta che esco di casa e qualcuno non mi saluta, pur essendo tanti coloro che hanno provato la mia disponibilità, non me ne dispiaccio perché non li riconosco » .
Aveva sperimentato sulla propria pelle l'ingratitudine e il tradimento, riconoscendo purtuttavia in essi gli ingredienti indi spensabili di quell'impasto non sempre incolore e inodore che concorre a far da lievito alla politica. Anche le sue disavventure giudiziarie in qualche modo le riconduceva all'aspetto imponderabile e diabolico delle vicende umane.
« Dopo aver combattuto la camorra e la massoneria — confessò — ora sono diventato il capro espiatorio della Dc. Sin dai miei primi passi in politica sono stato sempre osteggiato dai circoli massonici. Da Giacinto Bosco in poi » . E proprio del ministro Bosco fu fiero alleato. Anzi, si vantava, in forza della vecchia amicizia familiare, di averlo indotto a lasciare i monarchici e a iscriversi alla Dc.
Santonastaso era nato il 19 feb braio del 1925 a Santa Maria Capua Vetere in una famiglia d'origine maddalonese, figlio di uno dei primi marescialli dei Carabinieri di origine meridionale ar ruolati nell'Arma. L'ex leader scudocrociato militò sin dagli inizi nella Dc, aderendo prima alla corrente fanfaniana « Nuove cronache » e poi alla « Base » di Marco ra. Ingegnere elettrotecnico, nel 1952 fu eletto segretario della Dc sammaritana. Della sua città fu sindaco nel 1960.
Nel 1968 divenne segretario provinciale della Dc. Nel 1970 consigliere regionale e nel ' 72 senatore. A palazzo Madama rimase per quattro legislature, fino all' 87, quando passò alla Camera. A Montecitorio fu riconfermato l'ultima volta nel 1992. È stato sottosegretario ai trasporti per sette anni, dal 1985 al 1992, e va ascritto sicuramente a lui l'impegno di unificare i vecchi quartieri di Caserta, fino ad allora separati dalla ferrovia, con i sottopassaggi che beffardamente si trasformarono anche in segno distintivo della sua potenza politica. Il suo scivolone più clamoroso avvenne alla vigilia della visita di Giovanni Paolo II a Caserta, quando reagì in malo modo contro il vescovo Raffaele Nogaro, definendolo « il diavolo in persona » . Cinque anni fa, l'ex senatore fece finta di ritrattare: « Il vescovo — ricordò — aveva detto che la classe politica casertana era tutta collusa con la camorra. E io, invece di definirlo calunniatore, lo chiamai diavolo.
Ma abbiamo sempre condiviso le stesse idee. Anzi, io da cattolico ho sempre preferito l'impegno laico in politica. Lui, invece, da vescovo continua ad essere un militante di sinistra » .
Con Santonastaso scompare davvero l'ultimo re della Balena bianca. Il patriarca piegato ma mai spezzato dalla tempesta giudiziaria che lo travolse. Tanto da non esitare, all'esordio delle nuove leadership politiche locali, a definirle in modo sprezzante « di terza e quarta fila » : quasi dei figli illegittimi rispetto al suo mondo. Un mondo in cui la politica era certamente più potente di quella di oggi; ma non per questo più giusta. (A.A. dal Corriere del Mezzogiorno del 2 gennaio 2007)
|
|