CASERTA, PETTERUTI AGLI INDUSTRIALI: OCCORRE TAVOLO PERMANENTE
Data: Lunedì, 18 settembre @ 20:16:55 CEST Argomento: Economia
Il comune di Caserta apre le porte agli industriali. Di più: il sindaco lancia la proposta di un tavolo permanente composto da rappresentanti di Confindustria e amministrazione locale "per dibattere e valutare proposte, riflessioni, progetti che aiutino la città a crescere, in tutte le sue componenti". La proposta di Nicodemo Petteruti, che su invito del presidente degli industriali Carlo Cicala ha incontrato gli organi direttivi dell'associazione datoriale di Via Roma, è sottolineata da un convinto applauso da parte degli imprenditori. E che non si tratti di pura formalità è sempre il sindaco a sottolinearlo: "Qui mi sento di casa, ormai. E a voi, a gente abituata a intraprendere, a fare, non posso raccontare chiacchiere. Del resto, non posso smentire quello che è stato il mio motto durante la campagna elettorale: c'è da fare". Appunto.
Petteruti indica "azioni concrete", come tiene a sottolineare. A cominciare dal Puc, visto che è un tecnico ed uno specialista della materia. Piano urbanistico che egli intende "reimpulsare come processo di regole certe di uso del territorio contro una certa urbanistica creativa". E agli imprenditori che, attraverso il presidente Cicala, gli chiedono sicurezza, sportello unico, buona pratica amministrativa, partenariato, risponde: "Sono d'accordo con voi". "Bisogna invertire la rotta, creare le condizioni di sviluppo per promuovere il territorio in tutte le sedi, come avete dimostrato di saper fare organizzando un evento internazionale senza eguali. Ecco - ha detto il sindaco - vi propongo l'istituzione di un tavolo permanente dove, con il coinvolgimento di tutti gli assessori, le vostre idee, le vostre proposte, i vostri progetti possano essere discussi e, se condivisi, realizzati". Una struttura snella, capace di selezionare le idee e decidere.
Su un punto, in particolare il sindaco insiste: "Bisogna attrarre capitali, fare marketing territoriale, creare le condizioni per nuovi investimenti, per creare nuova ricchezza, posti di lavoro, benessere sociale, e questo potete farlo solo voi".
Ampiamente condivise, dunque, le linee di sviluppo indicate di volta in volta dagli imprenditori che hanno animato il dibattito: Francesco Canzano, Antonio Della Gatta, Gian Luigi Traettino, Gaetano Pizzuti, Antonio Crispino, Ferdinando Petrella e Massimo Orsi. I quali hanno parlato di sviluppo compatibile, di innovazione, di industria scientifica che deve ruotare intorno alla facoltà di Medicina, di area Pip dell'ex area Saint Gobain. Ma anche di turismo, per il quale gli imprenditori non chiedono all'amministrazione di portare clienti negli alberghi, ma occasioni di richiamo questo sì. E di livello superiore, come è stato il "San Leucio, textile art innovation", che per tre giorni ha acceso riflettori internazionali non solo sul comparto della seta, ma anche sulla città. "Un modo diverso e sicuramente più produttivo di fare internazionalizzazione, che ha coinvolto istituzioni e compagini produttive, quelle veramente interessate al raggiungimento di questo obbiettivo. Un evento sicuramente di ben altro tenore - sottolinea polemicamente Cicala - rispetto ad analoghe esperienze promosse da istituzioni pure a ciò preposte e che hanno brillato per la loro assenza".
Un evento il "San Leucio textile art innovation" che ha raccolto il plauso convinto del sindaco. Il quale, peraltro, rispetto alla proposta di una Fondazione per la gestione del "museo dinamico" proposto da Cicala per rendere "diversamente" fruibile il Complesso monumentale di San Leucio non esita a dire: "Fatemi una proposta, mandatemi una nota scritta, discutiamone". Insomma, facciamo lavorare da subito il Tavolo. (18 settembre 2006-20:15)
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