Intervento dell'eurodeputato Riccardo Ventre
Le dichiarazioni del presidente
Bassolino secondo cui a Caserta si sarebbe verificata una
impressionante commistione Stato-partito-coalizione con la candidatura
del prefetto Maddaloni alla carica di Sindaco da parte della Casa delle
libertà, mi lasciano alquanto esterrefatto.
Tuttavia forse esprimono
il senso delle istituzioni proprio di una certa parte politica e
specificamente della Sinistra, oltranzista e totalitarista che egli ben
rappresenta.
In primo luogo forse il Presidente Bassolino dimentica
di essere anch’egli rappresentante di una Istituzione, la Regione
Campania che in tale veste dovrebbe essere “super partes” ed
amministrare per il bene di tutti i cittadini della Regione Campania:
le Sue dichiarazioni ben fanno comprendere come chi si trovi al suo
cospetto abbia possibilità di essere ascoltato solo se appartenente
alla Sua compagine politica.
La “questione morale” che ha posto vale
in un solo verso: e cioè solo nel caso in cui quei <> che legittimamente si prestano con spirito di servizio alla
politica si riconoscono in ideali politici diversi dai Suoi.
Mi sembra
di ricordare, solo per ricordare due dei tanti esempi possibili, che il
“compagno” Bruno Ferrante sia stato il Prefetto di Milano prima di
essere candidato dalla sinistra alla carica di Sindaco di Milano e che
il “compagno” Di Pietro all’indomani della stagione di “mani pulite”
fu candidato in un collegio blindato della sinistra e poi quindi
eletto.
Forse allora dimentico che secondo la lezione morale della
sinistra solo ai “compagni” è consentito fare politica provenendo
dalla “società civile”. E per cercare di tenere alto il profilo dei
rappresentanti politici della sinistra abbiamo assistito alle
candidature di persone che la sinistra la hanno nel sangue: mogli,
fratelli, affini.
Secondo questo teorema tutto il bene sta a sinistra
e tutto il male sta a destra!.
Capisco che il presidente Bassolino si
trovi in grande difficoltà dovendo cercare di spiegare ai Suoi elettori
come la Sua coalizione abbia tradito la sovranità che aveva voluto
riconoscere al popolo di sinistra candidando, contro l’esito delle
primarie, il Suo Sindaco Alois.
L’auspicato asse Comune Provincia
Regione Stato altro non potrebbe rappresentare che il totale
asservimento della casertanità alle esigenze di Napoli. L’ennesimo atto
di subordinazione delle aspirazioni di Caserta alla volontà
egemonistica di Bassolino.
Il totalitarismo più pericoloso è proprio
questo: cioè quello che si maschera dietro la finzione democratica
(ricordo qui nuovamente a me stesso il bell’esempio di finta,
apparente, democrazia dato con le primarie casertane)
La sinistra,
grazie al ricatto morale della sua pretesa superiorità etica, del tutto
immeritata, ha portato avanti questa operazione di conquista, di
occupazione e di chiusura di ogni spazio al libero pensiero,
impadronendosi della Regione, della Provincia, della Sanità e degli
Enti strumentali.
Il buon governo tanto millantato da questa sinistra
si è concretizzato nel totale assoggettamento ai propri scopi
particolari degli uomini e delle risorse delle istituzioni, con la
conseguente negazione nei fatti di quanto promesso a parole.
Il clima
di terrore istaurato secondo cui non votare a sinistra <<è reato>> ben
rappresenta quello che potrebbe malauguratamente accadere al Comune di
Caserta se vincesse la Sinistra.
Ed è per questo che esorto tutti i
casertani ad affascairsi compatti intorno al Prefetto Maddaloni per
dimostrare di avere proprie idee, di non accettare imposizioni e di non
tollerare ingerenze esterne nella gestione della propria Città, tanto
più se queste sono volte a dividere piuttosto che ad unire.
Riccardo
Ventre
Coordinatore provinciale di F.I.
Capolista al Comune di Caserta
della lista di F.I. (19 maggio 2006- 14:50)