
CACCIARI A CASERTA PER CONVEGNO SU "DOLORE DELL'ALTRO"
Data: Giovedì, 09 ottobre @ 23:16:18 CEST Argomento: Cultura
Venerdì 10 ottobre alle ore 17.30,
nella Cattedrale di Caserta, l'assessore alla Cultura della
Regione Campania, Teresa Armato, aprirà l'incontro sul tema
"Il dolore dell'altro" organizzato dalla Biblioteca del
Seminario Vescovile di Caserta col patrocinio e il sostegno
dell'Assessorato regionale alla Cultura.
Protagonisti dell'importante iniziativa culturale saranno il
filosofo Massimo Cacciari e gli attori Anna Bonaiuto e Renato
Carpentieri.
L'appuntamento casertano - si legge in una kota della Regione
Campania - ruoterà attorno alla lettura e al commento di alcuni
brani tratti dalla tragedia di Euripide "Ecuba" e dal Libro di
Giobbe: Cacciari li commenterà coerentemente con quello che è
il tema dell'incontro, mentre ad Anna Bonaiuto e Renato
Carpentieri ne sarà affidata la lettura.
Attraverso un tema come "Il dolore dell'altro", che sarà
opportunamente approfondito dalla relazione di Cacciari, si
intende fare una riflessione sul concetto di intolleranza e
sugli orrori che da esso derivano, sull'importanza della ricerca
continua del confronto con l'altro da sé e con espressioni
culturali differenti dalla propria, sulla presenza costante
della guerra e della violenza nella società odierna con tutto
ciò che questo comporta in termini, appunto, di "dolore
dell'altro" ma anzitutto di se stessi.
"Quella di Caserta - sottolinea l'assessore Armato - sarà una
serata per la pace e contro qualsiasi forma di guerra e
intolleranza: sono queste, infatti, le prime cause del dolore
dell'altro, un tema affascinante che può essere approfondito in
mille modi. Siamo certi che, pescando nel ricchissimo patrimonio
dei classici della cultura occidentale, Massimo Cacciari saprà
fornirci tanti nuovi stimoli e suggestioni per guardare
all'argomento da punti di vista inediti. La presenza, poi, di
due attori teatrali e cinematografici del calibro di Anna
Bonaiuto e Renato Carpentieri renderà, senz'altro, la serata
ancora più carica di fascino e di interesse. Ancora una volta,
dunque, la cultura si propone come prima nemica della violenza e
della sopraffazione: e sono convinta che dove c'é autentica
cultura ci sia, automaticamente, meno dolore".
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