
MEDICINA, AMBULATORIO MOBILE: A NOLA CONCLUSO PROGETTO CARDIOLAB
Data: Domenica, 25 settembre @ 19:42:40 CEST Argomento: Sanità
Si è concluso il 24 settembre in Piazza Duomo a Nola il “Progetto CardioLab – prevenzione cardio-cerebrovascolare: interventi sul territorio”, l’ambulatorio mobile che ha permesso di effettuare visite mediche gratuite, allo scopo di verificare lo stato di salute e i possibili fattori di rischio.
La tappa di Nola è stata patrocinata dalla locale Amministrazione Comunale, dall’Asl Napoli 4 – Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola e dall’Associazione Medici Agro Nolano Hyria e dintorni, ed è stata realizzata grazie al supporto della Bayer, azienda che da sempre crede nell’importanza della collaborazione scientifica e culturale con il mondo socio-sanitario.
“E’ stata questa – sottolinea Giuseppe Zecca, area manager della Bayer – l’ennesima tappa di un percorso che ha visto coinvolte molte città italiane. E la risposta da parte dei cittadini è stata buona: sessanta visite al giorno, divise tra mattina e pomeriggio.
CardioLab nasce – continua Zecca – da una riflessione: le malattie cardio-cerebrovascolari sono oggi la prima causa di decessi nel mondo occidentale, con circa 4 milioni di morti ogni anno in Europa.
L’informazione alla salute: questo il percorso fondamentale per sensibilizzare i cittadini verso una cultura della prevenzione. Da qui, dunque, il Progetto CardioLab che ha lo scopo di promuovere, mediante un’informazione alla salute programmata e concordata da una pluralità di soggetti, la condivisione da parte di tutti i cittadini dei comportamenti preventivi.
A tutto ciò si aggiunge poi la stretta sinergia creatasi con le associazioni mediche e le autorità sanitarie locali”.
Le malattie cardio-cerebrovascolari costituiscono il più pesante fardello che minaccia la salute mondiale, in particolare nei Paesi sviluppati. In Italia il numero assoluto di morti dovute a malattie cardio-cerebrovascolari negli ultimi vent’anni non è sensibilmente cambiato, mantenendosi intorno ai 250 mila decessi annui.
Si stima che nei prossimi 20-40 anni, in assenza di un progetto determinato di prevenzione, le malattie cardio-cerebrovascolari siano destinate ad aumentare nettamente, e con esse le invalidità e naturalmente la mortalità.
Mancanza di progetti adeguati, scarsa trasposizione delle ricerche cliniche nella pratica quotidiana, freno degli investimenti pubblici a favore della sanità sono solo alcune delle spiegazioni di questo fenomeno preoccupante.(25.9.05)
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