DANNI ESSITENZIALI: DETENUTI CARCERE S.MARIA C.V. CHIEDONO RISARCIMENTO
Data: Lunedì, 18 agosto @ 16:09:55 CEST
Argomento: Cronaca




Danni esistenziali e biologici causati dalle condizioni carcerarie ma anche, per esempio, dai miasmi maleodoranti provocati dal vicino impianto Cdr. Con queste motivazione, alcune decine di detenuti del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere potranno far valere l'azione risarcitoria contro il Ministero di Giustizia. A consigliare questa via legale assolutamente nuova (da promuovere davanti al Giudice di Pace) sono i Radicali italiani che, nel corso di una conferenza stampa a Catania, hanno presentato un fac-simile di denuncia per avviare un'azione civile davanti al Giudice di Pace. Da Santa Maria, i detenuti intenzionati a presentarla sarebbero già alcune decine almeno dal numero di avvocati contattati dopo la diffusione sulla stampa dell'iniziativa radicale. Tra i primi, nel Foro sammaritano, a salutare positivamente la nuova battaglia dei Radicali sono stati i penalisti Nicola Garofalo (nonché assessore provinciale alla Cultura) e Gennaro Iannotti: per Garofalo si tratta di «un'iniziativa lodevole che potrà consentire a molti detenuti di far sentire la propria voce sui problemi che affliggono la vita carceraria e che difficilmente emergono all'esterno». Per l'avvocato Iannotti quella dei Radicali è «un'altra battaglia da appoggiare dal momento che il livello di civiltà di un Paese si giudica anche dalle condizioni di carceri ed ospedali». Tornando all'iniziativa, la richiesta risarcitoria, poco più che simbolica, è consigliata al di sotto dei 1.100 euro (e quindi esente dal pagamento del contributo unificato) e mira a far accertare al giudice in maniera relativamente veloce (con la richiesta della prova testimoniale del direttore dell'Istituto di pena), che le condizioni della maggior parte delle carceri italiane sono anzitutto in contrasto con ciò che la stessa normativa di settore prescrive: dalla Costituzione, al Regolamento di attuazione dell’Ordinamento penitenziario. I Radicali sperano di fare così ottenere ai detenuti il risarcimento del danno esistenziale e biologico per la situazione di illegalità che i reclusi subiscono relativamente alle condizioni carcerarie. Naturalmente, per intentare la causa, il detenuto dovrà specificare la concreta situazione della sua reclusione e le norme effettivamente violate: quelle Costituzionali dei Trattati, di Legge e di Regolamento. Per quanto l’azione sia di tipo individuale – riferiscono i Radicali – è chiaro che il numero delle cause intentate, tutte accentrate sul locale ufficio del Giudice di Pace, sarà determinante per il successo dell’iniziativa complessiva e dunque a vantaggio di ciascun detenuto. Oltre ai problemi di natura comune in tutti i penitenziari, i detenuti della casa circondariale sammaritana vivono (assieme a personale e polizia penitenziaria) anche quelli determinati dal vicino impianto di produzione di combustibile da rifiuti, il Cdr, che emana cattivi odori nauseabondi da quando ha cominciato a funzionare. Un elemento in più a sostegno del danno esistenziale subito. Recentemente, il deputato azzurro Raffaele Costa, in un'interrogazione rivolta al Ministro di Giustizia aveva rilevato che in 41 carceri (compresa Santa Maria Capua Vetere) si supera la soglia massima di ricettività: a fronte di una capienza di poco più di 500 posti si raggiungono picchi di oltre ottocento detenuti superando la tollerabilità dei 799 reclusi.





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