E' GIALLO SUI QUADRI DELLA REGGIA SULL'ASSE CASERTA-PIACENZA
Data: Lunedì, 11 agosto @ 17:52:40 CEST Argomento: Arte
Per un quotidiano casertano sarebbe stata Petrenga, sovrintendente reggente, a scongiurare il trasferimento delle opere. Ma un mese fa, l'ex direttrice della Reggia aveva partecipato ad una riunione per portare le tele dei Farnese a Piacenza
La vicenda sul trasferimento dalla Reggia di Caserta a Palazzo Farnese di Piacenza di dieci dipinti della serie relativa al matrimonio di Elisabetta Farnese, tutti firmati da Ilario Mercanti «Spolverini» (scongiurata dall'assessore provinciale alla Cultura, Nicola Garofalo) assume i contorni di un "giallo". Ad un anno di distanza dalla vicenda, la rivista "Terra di Lavoro" edita dall'Amministrazione Provinciale, aveva riassunto i fatti intervistando l'assessore alla Cultura. Un'intervista rilanciata dall'assessorato con un comunicato e due lanci di agenzie che un quotidiano di Caserta ha presentato diversamente dando insipiegabilmente merito all'attuale sovrintendente reggente, Giovanna Petrenga, della battaglia contro lo «scippo» di Piacenza. Nulla di più falso: all'epoca dell'intervento dell'assessore provinciale alla Cultura, il sovrintendente ai Beni Artistici era l'architetto Livio Ricciardi protagonista insieme a Garofalo e al ministro Urbani (sollecitato dall'assessore) dell'operazione contro il trasferimento dei dipinti. Secondo quanto ha invece riportato un altro quotidiano casertano che ha intervistato la Petrenga, quest'ultima ha dichiarato di non sapere nulla dello scongiurato trasferimento. Una circostanza che non trova conferma dalle notizie che rimbalzano sulla «Libertà» di Piacenza: il quotidiano rivela che la Petrenga, nemmeno un mese fa, ha partecipato ad un incontro con il direttore generale dei Beni Culturali dove si è parlato di una mostra per creare uno scambio che consenta di riportare le opere a Piacenza. Un'eventuale mostra, tutta da definire (i contatti forse si avvieranno a setteebre), che potrebbe rivelarsi fatale per le opere di «Spolverini»: non è escluso, sostiene qualche addetto ai lavori, che possano essere poi lasciate definitivamente a Piacenza.
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