CASERTA, VENTRE: "STAMPA DISINFORMATA SU CENTRO IMPIEGO DI MADDALONI"
Data: Mercoledì, 05 gennaio @ 21:04:32 CET Argomento: Enti e Comuni
In merito alle problematiche sollevate da alcuni organi di informazione sulle attività del Centro per l’impiego di Maddaloni, il presidente della Provincia Riccardo Ventre ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“In ordine alle problematiche sollevate da in merito alle attività in itinere presso i Centri per l’impiego della Provincia ed in particolare della struttura di Maddaloni mi vedo costretto a precisare come le critiche siano basate su una sostanziale disinformazione rispetto al funzionamento ed alla implementazione dei Centri per l’impiego. In relazione all’aggiornamento delle schede personali dei cittadini diversamente abili iscritti alle liste dei Centri per l’impiego, che sono in via di elaborazione in questi giorni, occorre sottolineare come si tratti di un atto dovuto da parte dell’Ente, legato alla necessità di rispondere alle esigenze dettate dai nuovi criteri indicati dalla Regione per la compilazione delle liste. Dispiace certamente per i disagi che vedono coinvolti gli utenti diversamente abili, ma il lavoro che stanno compiendo gli operatori afferenti ai Centri per l’impiego è finalizzato proprio a generare condizioni di massima trasparenza e fruibilità della graduatoria, sulla base di una spiccata sensibilità che da sempre contraddistingue gli interventi dell’Ente, che ho l’onore di presiedere, in favore delle categorie protette. Un impegno che dimostra la ferma volontà della Provincia di portare avanti con determinazione l’opera di riqualificazione delle strutture e dei servizi già in corso da tempo. E’ in questa direzione che la Provincia di Caserta si sta muovendo, nell’intento di accelerare il processo di riforma a livello locale e colmare il divario esistente – comune peraltro a gran parte del Meridione – con le strutture del nord del Paese. La Provincia, preso atto delle difficoltà ereditate dal precedente collocamento gestito dal Ministero del Lavoro e dei conseguenti ritardi nell’attuazione della riforma, ascrivibili in larga misura alle lungaggini della fase di transizione ed alla inadeguatezza delle risorse informatiche disponibili e delle strutture logistiche rispetto ai servizi da erogare, ha definito e portato ormai pressoché a compimento piani d’intervento nelle aree relative al settore informatico, formativo, alla mappatura del territorio, ed ancora nei servizi e nella logistica”.
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