CASERTA: GRAZIE A TERRENI DELLA CAMORRA MELE ANNURCHE BIOLOGICHE
Data: Sabato, 09 ottobre @ 16:58:19 CEST
Argomento: Agricoltura




Pignataro Maggiore (provincia di Caserta) adotta la mela annurca. E’ stato da poco data alle stampe una interessante pubblicazione scientifica sul tradizionale frutto, la mela annurca appunto, tipico delle aree poste a sud della penisola italiana. Una sfida, nata da un progetto nobile – un centro pilota esperti in agricoltura allestito su terreni sequestrati alla camorra -, che si pone come obiettivo lo sviluppo di una leale concorrenza con i colossi ortofrutticoli nazionali. Posizionare dunque sul mercato un prodotto completamente biologico, coltivato con cura e alla luce di moderne tecniche agrarie, frutto di studio, ricerca e impegno, diretto sfidante di quanto invece prodotto con tecniche industriali e con il solo fine di soddisfare una grande distribuzione che mira piu’ alla quantità che alla qualità. Artefici dell’iniziativa, l’Associazione ACLI Terra di Benevento – affidataria di decine di ettari di terreno sequestrati alla criminalità organizzata nei comuni di Pignataro Maggiore, Teano e Sessa Aurunca - e l’Istituto sperimentale per la frutticoltura di Caserta, che hanno inteso raccogliere in un volume i contributi scientifici sull’argomento proposti da eminenti studiosi delle università italiane. Si tratta delle ricerche di D. Albanese, G. Aliotta, M. Buccheri, M. Di Matteo, C. Di Vaio, E. de Franciscis, G. Grassi, S. Grauso, O. Insero, F. Limongelli, G. Manna, G. R. Mazzeo, A. Ritieni, A. Rossi, A. Sagliocco, D. Tosco. La pubblicazione in questione si apre con i saluti del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, che pone l’accento sulla straordinarietà dell’iniziativa, nata su terreni sequestrati alla criminalità organizzata e rappresentante una sorta di riscatto dello stato sulle mafie. “La Mela Annurca rappresenta il progetto nella sua interezza; questi frutti e il loro apprezzamento in luoghi geograficamente lontani da quelli ove vengono coltivati, rappresentano la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata – scrive il Ministro -. Questi terreni, infatti, fino a poco tempo fa alimentavano le tasche dei clan che li possedevano. Adesso, invece, sono il carburante capace di alimentare le potenzialità di una zona ricca di risorse e di capacità finora inespresse”. Prosegue poi con una storia del melo e le “radici culturali dell’annurca”, la sua ambientazione territoriale, le tecniche di coltivazione, gli aspetti qualitativi, i processi di conservazione e trasformazione, gli aspetti nutrizionali e la valorizzazione del prodotto tipico. La presentazione dell’importante lavoro scientifico avverrà nell’ultima settimana di ottobre, presso il Belvedere di San Leucio a Caserta, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno, del sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, del Prefetto di Caserta, Carlo Schilardi e del Presidente della Provincia di Caserta Riccardo Ventre.





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