RINNOVO PERMESSI A EXTRACOMUNITARI: PROTESTE A ROMA PER LENTEZZE A CASERTA
Data: Domenica, 03 ottobre @ 16:53:07 CEST Argomento: Cronaca
Si lamentano perchè non possono accedere a strutture pubbliche, fruire di servizi sanitari, sociali e burocratici, né tornare nel Paese d'origine perché sarebbe a rischio il rientro in Italia. Sono oltre 600 mila in Italia gli immigrati che aspettano da mesi il rinnovo del permesso di soggiorno, 150 mila dei quali a Roma, a causa di problemi burocratici. Il dato é stato fornito oggi dal Comitato nazionale immigrati. In piazza della Repubblica a Roma, il direttivo nazionale del Comitato ha dato oggi il proprio sostegno allo sciopero della fame che da giovedì scorso stanno attuando tre extracomunitari come forma di estrema protesta per una situazione, spiega un portavoce dello stesso Comitato "che vede praticamente sequestrati centinaia di migliaia di immigrati, privati dei loro diritti, per responsabilità che vengono palleggiate tra enti locali e istituzioni nazionali". Alla manifestazione hanno aderito delegazioni di Milano, Caserta, Napoli, Brescia e Verona. "I ritardi nel rinnovo dei permessi di soggiorno - spiega ancora un portavoce del Comitato - hanno provocato una situazione intollerabile per molti cittadini stranieri: abbiamo casi di persone che hanno prenotato il rinnovo del permesso a marzo scorso e gli è stato detto di presentarsi per ottenerlo a dicembre del 2005". Secondo il Comitato nazionale immigrati il cosiddetto 'cedolino' che si riceve in attesa di ottenere il rinnovo del permesso "non viene riconosciuto in alcuni casi neppure da tutte le forze di polizia". Il Comitato ha annunciato di aver chiesto "l'intervento del presidente Ciampi" a cui è stato chiesto un incontro. "Dopo la manifestazione dei giorni scorsi - osserva ancora un portavoce - ci aspettavamo che la situazione si sbloccasse: avevamo indicato alla prefettura e alle autorità una strada da percorrere per poter consentire e centinaia di migliaia di persone di tornare a essere cittadini a tutti gli effetti. Avevamo proposto la istituzione di una certificazione temporanea, un timbro da apporre al permesso di soggiorno che consentisse, in attesa del rinnovo, il riconoscimento dei diritti".
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