
DIA SEQUESTRA AREA DESTINATA A FABBRICA: 18 INDAGATI
Data: Venerdì, 09 luglio @ 00:05:18 CEST Argomento: Cronaca
La Dia di Napoli ha sequestrato un' area in località 'Ventignano', nel comune di Parete (Caserta), dove erano in fase di completamento i lavori di realizzazione di un opificio industriale destinato al recupero e al trattamento di carta, ferro, plastica e legno e ha notificato 18 avvisi di garanzia. Secondo quanto si è appreso, la concessione edilizia per la costruzione dell' opificio sarebbe viziata da incompetenza per materia, inoltre risulterebbe falso il parere favorevole del commissariato per l' emergenza rifiuti. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Luigi Landolfi hanno evidenziato come la società Resit, facente capo all' avvocato e imprenditore nel settore dei rifiuti, Cipriano Chianese di Parete, sia stata autorizzata alla costruzione del sito (il cui valore sarebbe di circa sei milioni di euro, mentre quello dell'area sequestrata ammonta a due milioni di euro) a seguito di una concessione edilizia rilasciata nel giugno 2002 dal comune di Parete dopo una apposita delibera che risulterebbe viziata da incompetenza per materia - il Decreto Ronchi affida alla Regione la competenza dell' istruttoria e il rilascio dell' autorizzazione - e da evidente falsità in relazione a un parere favorevole asseritamente rilasciato dal Commissariato di governo per l' emergenza rifiuti in Campania che, invece, non risulta essere stato espresso. Oltre al sequestro dell' area, la Dia ha proceduto contestualmente alla notifica di 18 avvisi di garanzia per i reati di abusi d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale nei confronti, tra gli altri dell' allora sindaco di Parete e dei consiglieri comunali della delibera del 2002 che di fatto autorizzava la realizzazione del manufatto.
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