Carinola, agenti aggrediti da un detenuto armato: il Sappe denuncia, il Garante lancia l’allarme
Caserta 28 agosto 2025 — | Autore: C7
Momenti di forte tensione si sono registrati nella casa circondariale di Carinola (Caserta), dove un detenuto armato di un bastone ha aggredito alcuni agenti della Polizia penitenziaria durante un intervento di contenimento. A denunciare l'accaduto è stato il sindacato Sappe.
Secondo una prima ricostruzione, una protesta da parte di un gruppo di detenuti ha portato al danneggiamento di locali e arredi dell'istituto. Nel corso delle operazioni volte a ristabilire l'ordine, il detenuto in questione ha aggredito gli agenti: tre poliziotti sono stati trasferiti in ospedale, uno con una ferita alla testa che ha richiesto dieci punti di sutura, mentre altri due hanno riportato fratture e lesioni agli arti superiori.
Il Sappe ha sottolineato come la direzione della casa circondariale avesse già segnalato comportamenti problematici di alcuni reclusi destinatari di provvedimenti disciplinari e avesse richiesto ripetutamente il trasferimento degli stessi. Tuttavia, la gestione delle assegnazioni ha determinato l'arrivo a Carinola di soggetti con un elevato indice di pericolosità, aggravando il rischio per il personale presente in servizio.
La situazione è ulteriormente complicata dalla chiusura di due sezioni per lavori di ristrutturazione: ad oggi la struttura ospita circa 460 detenuti, con una ridotta possibilità di adottare misure di isolamento o tutela per i ristretti.
“Le carceri sono una bomba sociale. Lo Stato ha perso il controllo. Chi sbaglia deve pagare, ma non può essere abbandonato in una cella a morire”
Don Salvatore Saggiomo, Garante dei diritti dei detenuti della Provincia di Caserta
Il Garante dei detenuti, don Salvatore Saggiomo, dopo le recenti aggressioni registrate anche negli istituti di Aversa e Santa Maria Capua Vetere, ha lanciato un appello durissimo alla politica, denunciando condizioni che definisce «disumane» per agenti e detenuti.
Nel suo intervento, il Garante ha elencato una serie di criticità strutturali e numeriche che caratterizzano il sistema penitenziario locale e nazionale, accompagnate da dati che descrivono un quadro preoccupante (rilevazioni 2024-2025):
- 83 suicidi nel 2024 e oltre 2.000 tentativi;
- più di 12.000 atti di autolesionismo;
- oltre 5.500 aggressioni nel 2024, in aumento;
- sovraffollamento: oltre 61.000 detenuti in 47.000 posti disponibili;
- organici carenti e turni massacranti per la Polizia penitenziaria.
Don Saggiomo ha inoltre dichiarato che «la politica è complice con il suo silenzio» e ha annunciato l'intenzione di visitare nuovamente la casa circondariale di Carinola per testimoniare la propria vicinanza a chi opera nelle strutture penitenziarie.
Le richieste avanzate dal Garante e dal Sappe:
- Assunzioni urgenti e straordinarie di personale penitenziario;
- Piano nazionale contro il sovraffollamento, con misure alternative per reati minori;
- Potenziare il supporto sanitario e psichiatrico per detenuti con dipendenze o disturbi mentali;
- Formazione, tutela e migliori condizioni di lavoro per gli agenti di Polizia penitenziaria;
- Istituzione di una commissione parlamentare permanente sul sistema carcerario per monitoraggio e trasparenza.
La vicenda riapre la discussione sulle condizioni delle carceri italiane e sulla necessità di interventi rapidi e strutturali per garantire sicurezza, legalità e rispetto della dignità umana all'interno degli istituti penitenziari.