
MUSEI, DIRETTORI STRANIERI TUTTI A CASA. ANCHE A CAPODIMONTE. SENTENZA TAR
Data: Giovedì, 25 maggio @ 14:11:04 CEST Argomento: Beni Culturali
Roma, 25 maggio 2017 (Casertasette - Telexnews.it) - Il caso più clamoroso sono stati gli Uffizi, dove lo storico direttore Antonio Natali ha ceduto il passo a un esperto di arte fiorentina in arrivo da Friburgo in Brisgovia, Eike Schmidt. Ma il cambiamento è stato forte anche per Capodimonte, dove si è insediato il francese Sylvain Bellenger, e per la Pinacoteca di Brera, dove è arrivato l'inglese James Bradburne. Il 18 agosto 2015 Franceschini ha annunciato i nomi dei direttori scelti per i musei al top del patrimonio pubblico italiano - ai quali poi se ne sono aggiunti altri 12 - e la lista dei magnifici 20, con ben 7 stranieri, è piombata come una bomba sulla cultura italiana. Un meccanismo che oggi vacilla dopo le sentenze di annullamento di alcune nomine da parte del Tar del Lazio. Il ministro, che la riforma dei musei l'ha fortemente voluta, parlò allora di cambiamenti "attesi da anni", rivendicando "l'altissimo valore scientifico" delle sue scelte, sostenute dal lavoro della commissione di esperti guidata da Baratta. "E' una svolta", disse. Ma la polemica, anche politica, non tardò a scoppiare. Se Vittorio Sgarbi, assessore alla rivoluzione nelle Marche, gli rimproverò di mortificare le sue truppe, ci fu anche chi come il leghista Buonanno lo accusò addirittura di "vendere l'Italia agli stranieri", mentre critiche arrivarono anche da Forza Italia a Cinque Stelle. A favore della rivoluzione si schierarono invece Confindustria Cultura e Fai. Ai 7 professionisti cooptati dall'estero sono stati affidati musei tra i più importanti in assoluto, dagli Uffizi a Brera, da Capodimonte alla Galleria Nazionale di Urbino. Di fatto una scelta voluta nonché annunciata dal governo quando il premier Renzi annunciò che il bando sarebbe stato pubblicato sull'Economist. Via quindi a Schmidt per gli Uffizi, 47enne esperto di arte fiorentina. Tedesca anche pure Cecile Hollberg, storica e manager della cultura che dirige, sempre a Firenze, la Galleria dell'Accademia. A Brera la gestione è stata affidata al museologo e manager culturale James Bradburne, 59 anni, ex direttore di Palazzo Strozzi, canadese di cittadinanza britannica, già direttore della Fondazione Palazzo Strozzi. Al Palazzo Ducale di Mantova è arrivato l'austriaco Peter Assman. E ancora, a Capodimonte lo storico dell'arte francese Bellenger, 60 anni, grande esperto internazionale, al Parco archeologico di Paestum il tedesco Gabriel Zuchtiregel, mentre per la splendida Galleria Nazionale delle Marche di Urbino è stato scelto l'austriaco quarantenne Peter Aufreiter, storico dell'arte. Ed anche per il manager della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, contro il quale era stato presentato un ricorso dalla collega Affanni - che quest''ultima ha perso - si prospetta un appello al Consiglio di Stato. Renzi, a margine della vicenda sui direttori rimossi ha detto 'dovevamo cambiare anche i Tar', ma per Felicori da lui sponsorizzato vale lo stesso?
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