Processo Noviello con imputato killer Setola: alcuni imputati negano l'autorizzazione alle riprese tv e la Corte dice no alla troupe del Tg Regionale Campania

Le telecamere avrebbero potuto riprendere parzialmente l'aula, senza inquadrare i volti degli imputati che avevano detto 'no' per la privacy ma la presidente della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, Maria Alaia, oggi, al processo contro Setola e coimputati - accusati del delitto dell'imprenditore Domenico Noviello, commesso a Castelvolturno nel 2008 - con un'ordinanza ha deciso per il rigetto totale della richiesta avanzata dal tg regionale della Campania che aveva inviato sul posto il una troupe e il giornalista Geo Nocchetti "La Corte ha negato le riprese tv perchè l'omicidio è solo uno dei tanti omicidi che si discutono in Corte di assise", dice il giornalista rivolgendosi alla figlia dell'imprenditore ucciso Noviello, nel tg delle 14. Poi lo sfogo della figlia che lamenta troppo clamore sull'assassino che fa lo show (rifiutando le scuse del boss) e poco sulla vittima per la quale i familiari chiedono giustizia. L'ingresso negato in aula della troupe è stato oggetto anche di un intervento di Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. "Nel rispetto della decisione - è scritto in una nota a firma di Lucarelli - si e' trattato in ogni caso di una limitazione al diritto all'informazione, peraltro in un processo dal grande interesse mediatico". L'imputato Setola, 'borderline', un po' pentito, un po' no, è stato verbalizzato nel carcere di Opera sabato scorso su alcuni dettagli, in parte omissati, del delitto Noviello. Ha accusato e si è autoaccusato ma per il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, Setola non puà essere definito nè come uno che si pente nè come uno che collabora.