CASERTA, DELITTO AFIERI: ESAME DNA SCAGIONA INDAGATI PER OMICIDIO DELLA DONNA
Data: Mercoledì, 18 giugno @ 16:22:32 CEST
Argomento: Giudiziaria


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 18 giugno 2014 (Casertasette) -

Il Dna «scagiona» i tre indagati per l’omicidio di Antonietta Afieri, la cinquantenne di Santa Maria Capua Vetere scomparsa nel giugno dello scorso anno e poi trovata cadavere

Il Dna «scagiona» i tre indagati per l’omicidio di Antonietta Afieri, la cinquantenne di Santa Maria Capua Vetere scomparsa nel giugno dello scorso anno il cui cadavere in avanzato stato di decomposizione fu poi rinvenuto il settembre successivo sotto le traversine di un binario morto della stazione ferroviaria a pochi passi dalla sua abitazione. Nel corso dell’incidente probatorio svoltosi oggi davanti al gip Giuseppe Meccariello del tribunale sammaritano, gli ufficiali dei Ris dei carabinieri hanno depositato le relazioni sugli accertamenti cosiddetti «tecnici irripetibili». Esami risultati difficili (non è stato possibile eseguire l’esame dattiloscopico sui resti della donna) che hanno escluso – per quanto riguarda tutti gli altri accertamenti – presenza di tracce biologiche sia sui reperti appartenenti alla donna che sugli stessi oggetti sequestrati agli indagati (auto, bicicletta, un pugnale) dove sono emerse esclusivamente tracce degli stessi indgati. Al momento sono indagati un macellaio di San Prisco, Domenico Funiciello, un radiotecnico di Santa Maria Capua Vetere, Mario Gravina ed il figlio di quest’ultimo, Emanuele Fava che porta un altro cognome. Il primo sarebbe stato visto con la donna la sera precedente la scomparsa della Afieri, mentre il secondo aveva una sorta di relazione con la vittima e l’aiutava in momenti di difficoltà. La donna sarebbe stata uccisa con alcuni colpi contundenti (non è mai stata trovata l’arma) ma è ancora labile il movente. Si era delineata una ipotesi per la quale si attendono ulteriori conferme: la donna potrebbe essere stata uccisa perché avrebbe minacciato di rivelare una relazione sessuale alla famiglia di uno dei sospettati. Ipotesi che potrebbe essere suffragata o smentita nel corso della fase processuale. Antonietta, di tanto in tanto, riceveva aiuti da diverse persone, come facevano alcuni degli indagati, e non è nemmeno escluso che quelle attenzioni possano aver infastidito qualcuno che si sentiva trascurato.



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