Campania, Caserta, 20 marzo 2012 (Casertasette) - Il ministro dei Beni Culturali nella visita odierna presso il Real Sito di Carditello (Caserta), insieme al Prefetto Carmela Pagano e al Soprintendente Raffaella Paola David. I promotori delle mobilitazioni - che appaiono tra lo strumentale e politico nonchè tardive di questi giorni, dirette a salvare l'immobile, finito già pignorato anni fa e poi per conseguenza all'asta - sembrano poco informati sulle procedure tecnico giudiziarie. Ma ci ha pensato il ministro, a chiarire, che si tratta di considerare le procedure e tenere presente la ristrettezza dei tempi. Nel 2003, gli stessi paladini del salvataggio del bene culturale che oggi si mostrano così attenti alla vicenda, non si proccuparono di sensibilizzare l'ex Governatore Bassolino alla guida della Regione Campania per 14 anni. Fu il Fai, invece, Fondo Ambiente Italiano, 7 anni fa, a tentare la gestione del bene. Nei giorni scorsi il sindaco di San Tammaro, Cimmino ha programmato una dieta 'lampo- temporary' durata appena 4 giorni. E, come ha scritto un giornale locale nei giorni scorsi, 'si è nutrito solo di succhi, caffè e..sigarette'. Ha ottenuto un incontro presso il Quirinale per il 22 marzo ma lo riceverà un consigliere del presidente. Napolitano invece verrà a Capua all'inaugurazione del Museo Campano il 28 ma non per la vicenda Carditello
Ornaghi, ristrettezza dei tempi
"Bisogna considerare il più realisticamente possibile la procedure- ha spiegato il ministro Ornaghi- le forme con cui togliere dal mercato questo bene culturale. Credo che sia estremamente difficile per la ristrettezza dei tempi, ma soprattutto per fattori che attengono al campo del diritto sospendere la prossima asta, perché i creditori sono numerosi e occorrerebbe il consenso all'unanimità dei creditori, vediamo cosa succede dopo il 29". "Dopo il 29 di sicuro c'é l'impegno del Governo a fare in modo che la Reggia torni al suo antico splendore - ha aggiunto - e di farlo in collaborazione stretta con la Regione e gli enti locali". A chi ha poi chiesto in merito alla possibilità che in un'asta al ribasso possa inserirsi un'offerta 'rischiosa' di qualche privato, Ornaghi ha sottolineato: "Lo Stato ha uno strumento di difesa efficace che è la prelazione, se si dovesse verificare eserciterà questo diritto".
Asta invevitabile, troppo tardi le mobilitazioni
L'asta in programma per il 29 marzo non la si potrà evitare, "troppi i creditori". Ma oggi, per la Reggia di Carditello, c'é un impegno, preciso del governo al pari degli enti locali "a fare in modo che torni al suo antico splendore". Lo ha detto, senza se e senza ma, il ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, al termine di un vertice che si è svolto questo pomeriggio nella sede della Prefettura di Caserta.
Stop ai saccheggi
C'é una ferita aperta che, degrado a parte, in tutti in questi anni ha segnato la storia della Reggia di Carditello: i saccheggi. E' stato portato via di tutto, dai marmi, alle statue, a pezzi di affreschi. Per evitare che tutto questo continui, si insedierà un tavolo ad hoc. E' stato annunciato oggi al termine di un vertice, a Caserta, che ha visto la presenza del ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. Quella dei saccheggi è stata una delle prime questioni poste dal ministro. E la soluzione, come spiegato dal prefetto di Caserta, Carmela Pagano, sarà "un tavolo con gli enti locali, coordinato dalla Prefettura, che troverà le misure di salvaguardia più utili per evitare ulteriori saccheggi"
La visita
Si è concluso nel primo pomeriggio a San Tammaro (Caserta) il sopralluogo del ministro dei beni culturali, Lorenzo Ornaghi alla Reggia di Carditello, oggetto di una procedura di vendita all'asta presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a causa dei debiti che l'ente proprietario del sito, il Consorzio di bonifica del Basso Volturno, ha accumulato nei confronti delle banche. Ornaghi è stato accompagnato nel sopralluogo dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, dal sindaco di San Tammaro, Emiddio Cimmino, dal presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, dal prefetto Carmela Pagano, e dai rappresentanti delle forze dell'ordine, oltre che dalla soprintendente Paola Raffaella David. IL ministro si è trattenuto per circa tre quarti d'ora. Ornaghi ha poi lasciato la Reggia e si è recato in Prefettura a Caserta per un incontro con le istituzioni.