CASTELVOLTURNO (Caserta), 15 novembre 2010 -La Squadra Mobile di Caserta ha eseguito nelle prime ore di oggi un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA partenopea, nei confronti di tre esponenti della fazione del clan dei Casalesi, guidata da Francesco Bidognetti detto "Cicciotte e mezzanotte",accusati di partecipazione ad associazione mafiosa e violenza privata aggravata dal ricorso al metodo mafioso. Sono, invece, ancora in corso perquisizioni nelle abitazioni di numerosi amministratori comunali di Castel Volturno nonché di funzionari, impiegati ed appartenenti al corpo della polizia municipale, indagati per partecipazione ad associazione mafiosa e violenza privata aggravata dal ricorso al metodo mafioso. I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di una complessa indagine della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli, sull'attività intimidatoria posta in essere, nell'autunno di due anni fa, da uno dei destinatari delle tre ordinanze cautelari, il capo dell'ala stragista della cosca, Giuseppe Setola, nei confronti di amministratori del comune di Castel Volturno (Caserta) al fine di condizionarne le scelte nell' aggiudicazione dei lucrosi appalti previsti per il risanamento del litorale domitio. Oltre 20 persone, tra amministratori e pubblici ufficiali, risultano indagate a vario titolo di concorso in associazione di stampo mafioso, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale, in relazione ad una serie di condotte illecite posto in essere, tra il 2004 e 2008 (dal 2005 ai primi mesi del 2010 il sindaco - quattro volte dimissionario - era l'ex primo cittadini Francesco Nuzzo) - " al fine di agevolare e consentire l'esercizio abusivo di una struttura ricettiva risultata appartenente ad un imprenditore organico al clan dei casalesi, poi divenuto collaboratore di giustizia.
Perquisita l'abitazione dell'ex sindaco Nuzzo
Nell’ambito dell’operazione, infatti, la Procura Antimafia ha disposto l’esecuzione di numerose perquisizioni nei confronti dei vertici dell’amministrazione comunale di Castel Volturno degli ultimi vent’anni, tra i quali il sindaco uscente, attualmente magistrato presso la Procura Generale di Brescia, e quello in carica, nonché di funzionari ed impiegati. Oltre 20 persone, tra amministratori, funzionari ed appartenenti al corpo di polizia municipale, a vario titolo, risultano indagati per concorso in associazione di stampo mafioso, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, in relazione ad una serie di condotte illecite posto in essere, tra il 2004 e 2008, al fine di agevolare e consentire l’esercizio abusivo di una struttura ricettiva risultata appartenente ad un imprenditore organico al clan dei casalesi, poi divenuto collaboratore di giustizia. La Polizia di Stato, inoltre, ha sequestrato anche un’agenzia di vigilanza riconducibile al clan dei casalesi.