Un deputato quasi anonimo del Casertano, lascia il partito di Di Pietro e il caso arriva sulle pagine nazionali del Sole 24 ore che ricorda anche una vicenda dell'uomo politico legata ad una inchiesta della Dda...Ma Porfidia, anche sindaco di un comune, risponde...
CASERTA (Dal Sole 24 Ore del 12 Ottobre 2010
Per un partito che fa della legalità il suo cavallo di battaglia, la Campania dovrebbe essere una prateria di voti, battaglie ideali, esempi. La terra di Gomorra come l'epifania dell'Idv di Di Pietro, la bonifica morale dei veleni fisici e metafisici.
A Caserta, poi, che di quell'epifania dovrebbe essere l'epifenomeno, Tonino si è lasciato rappresentare per 4 anni da Americo Porfidia, sindaco di Recale, un paesone di 7481 abitanti appiccicato a Caserta come una sanguisuga alle giugulari. Americo, nome germanico che significa potente in patria, medico specialista in cardiologia e medicina interna, è un democristiano che raramente sbaglia mossa: sposa la figlia di un socio della casa di cura Villa del Sole di Caserta e ne diventa uno dei capi; incontra il big campano dei dipietristi, Nello Formisano, e nel 2006 la centrifuga elettorale campana lo schiaccia tra gli scranni Idv. Nella seconda Repubblica i primi passi li muove nel Ccd, poi al Cdu con breve apparizione nell'Udeur. Almeno 30mila dei 190mila voti che Idv ha conquistato alle Regionali 2010 sono frutto del lavoro di quest'uomo che dal 2007 è indagato dalla Dda di Napoli. Nel partito si apre il processo, fino a quando, nel gennaio 2009, Porfidia si autosospende e trasloca nel gruppo misto. Il suo amico Formisano continua a difenderlo con affermazioni romantiche: «Durante le dichiarazioni di voto, quando nel grande tabellone di Montecitorio si accende una luce nel gruppo misto, so che uno dei nostri vota come se stesse ancora nell'Idv». Porfidia annuisce educatamente. Ma è Formisano che smette di enunciare proclami dopo le dichiarazioni di voto sull'uso delle intercettazioni nei confronti di Nicola Cosentino. Quel giorno, quando i seguaci di Tonino votano all'unisono sì, tra le luci del gruppo misto si fulmina quella dell'onorevole Porfidia. La stessa spia rimarrà spenta il 29 settembre, quando i dipietristi negano la fiducia al premier. Neanche una settimana dopo, Porfidia ufficializza il passaggio a "Noi Sud", che appoggia il Cavaliere. Tradimento? Recale sembra una propaggine scandinava. Nessuno si scalda per le piroette politiche del primo cittadino. Americo è il loro medico e sindaco costruttore, a Recale si ha l'impressione che siano state liberalizzate le licenze edilizie. Persino le corti delle case contadine di via Roma sono sormontate da gru. Le lancette dell'orologio sul frontespizio ottocentesco del Municipio segnano le 6.20 dall'insediamento di Porfidia. Sembra che la manutenzione non porti voti. Fuori dalla via principale ancora gru e condomini in costruzione.
Lo smithiano Porfidia fa tutto senza piano regolatore. Il piano di fabbricazione comunale risale al 1972. Lui piomba da Roma il venerdì sera e si rinchiude nello studio-abitazione per le visite ai pazienti-votanti. Recale è così dinamica che tutto è sdoppiato. I costruttori, per esempio, fanno pure gli assessori alla Cultura: «La cultura cementa le relazioni familiari» scherzano i recalesi. E pure quelle politiche. Mimmo, il fratello di Porfidia, viene eletto nella segreteria regionale Idv alla fine del congresso campano che si tiene alla metà di settembre. I cronisti registrano risse tra porfidiani e antiporfidiani. Magari sono la stessa persona: Tonino docet.
Americo il dadaista passato dall'antiberlusconismo al berlusconismo, le soddisfazioni contro i puri se le prende a modo suo: da anni schiaffeggia a suon di voti gli ex magistrati Antonio Di Pietro e Luigi de Magistris. Chissà tra i due chi soffre e chi gode. Alle regionali campane del 2010 De Magistris candida come capolista Idv Lorenzo Diana, ex deputato casertano dei Ds, campione dell'antimafia, l'unico politico baciato dall'encomio di Roberto Saviano in Gomorra. Diana è il primo dei non eletti. Vince a mani basse Eduardo Giordano, il candidato di Porfidia. Gli eletti di Idv al consiglio regionale sono quattro. Oltre Giordano c'è la segretaria particolare di Nello Formisano, Anita Sala, e l'ex democratico (e medico della Asl Napoli 3) Nicola Marrazzo. Insomma, fotocopie e visite mediche assicurate dai crocerossini Idv. E i campioni della legalità? I dipietristi non li vogliono: portano pochi voti e tante rogne. Al Consiglio provinciale di Napoli due consiglieri su tre dei Valori hanno fatto un rapido calcolo e si sono tuffati tra le braccia tornite di Gigino a' purpetta, al secolo Luigi Cesaro, presidente Pdl e sodale di Nicola Cosentino. Americo il dadaista garantisce ricchi premi, licenze edilizie e cotillons.
P.S. (Giornalisticamente parlando, ci domandiamo: dov'era il Sole 24 Ore durante questi 4 anni per i quali grida allo scandalo con un articolo addirittura a firma di un inviato? Non ci sono tracce di simili focus...misteri del giornalismo
La risposta dell'onorevole Porfidia al giornale
In relazione all’articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del 12 ottobre 2010 a firma di Mariano Maugeri tengo a precisare:
In primo luogo, ad oggi non ho ufficializzato alcun passaggio in altro partito e non sono mai stato iscritto all’UDEUR;
In riferimento alle costruzioni edilizie nel Comune di Recale, di cui mi onoro essere sindaco, voglio informare l’autore dell’articolo che, appena si insediò, la mia amministrazione abolì la Commissione edilizia (Commissione a nomina politica), per cui tutte le licenza edilizie vengono rilasciate da figure prettamente tecniche.
Come potrebbe tra l’altro, l’Ufficio Tecnico comunale non rilasciare dei permessi a costruire se richiesti in conformità al PDF (Piano di fabbricazione)?
Vero è che, a Recale come purtroppo in tantissimi altri comuni, vige ancora il PDF ereditato dal lontano 1976. Maugeri forse non è a conoscenza che appena insediata questa amministrazione ha ridotto l’indice di fabbricabilità del vecchio PDF da 4 a 3, con notevole contenimento della cementificazione ?
Ma è anche vero che la mia amministrazione sta cercando con tutte le sue forze di approvare un nuovo PUC (Piano Urbanistico Comunale).
Infatti la Giunta Comunale ha già proposto uno schema di PUC ed a breve verranno discusse in Consiglio comunale le osservazioni proposte da cittadini e proprietari per poi passare all’adozione del Piano Urbanistico. Lo schema del nuovo PUC prevede una notevole riduzione dell’indice di fabbricabilità, per cui il pensiero che l’autore vuole trasmettere ai lettori è in evidente contrasto con le reali intenzioni che sta imponendo questa amministrazione, cioè di limitare il numero delle costruzioni.
A proposito, il giornalista ha dimenticato di scrivere che tutto il centro abitato, ed in particolare le zone B di Recale sono state classificate, con il nuovo PUC, come “sature”, ossia non sarà più possibile costruire in queste aree.
Perché l’autore non si informa di tutte le altre attività ed opere di pubblico interesse che sta realizzando questa amministrazione? Sarei ben lieto di elencargliele
Chiedo scusa, ma voglio chiedere a Mariano Maugeri: è una colpa se degli onesti cittadini al momento delle elezioni vogliono premiare l’amministrazione per come gestisce la cosa pubblica?
On. Americo Porfidia