CLAN E TURISMO: IL LAGO DI OMERO E VIRGILIO NELLE MANI DELLA CAMORRA
Data: Domenica, 11 luglio @ 07:11:15 CEST
Argomento: Cronaca




CAMPANIA - CASERTA - NAPOLI, 10 LUGLIO 2010 - Nella disponibilita' del clan dei casalesi era finito persino un lago: quello d'Averno, il piu' noto e suggestivo dei Campi Flegrei, che Omero cita nell'Odissea e Virgilio nell'Eneide. Gli agenti della Dia lo hanno sequestrato questa mattina in esecuzione di un decreto della Dda: appartiene a Gennaro Cardillo, in carcere con l'accusa di essere organico al gruppo criminale egemone nella provincia di Caserta, molto legato al killer Giuseppe Setola. Cardillo e' amministratore e socio unico della Country Club, la societa' che nel 1991 acquisto' il lago per due miliardi di lire dalla famiglia Pollio: l'acquisto, e' scritto nell'atto notarile, riguarda ''un intero terreno invaso di acque denominato lago d'Averno, dalla superficie complessiva di circa ettari 55, are 77 e centiare 80... Sono comunque comprese nella vendita le due piattaforme di legno insistenti sulle acque del lago e prospicienti una il locale ristorante e l'altra il locale ufficio''. I Pollio, a loro volta, si erano tramandati l'Averno dal 1750, quando lo avevano ricevuto in dono dai Borbone; nonostante tre sentenze abbiano assegnato il bacino allo Stato, la controversia giudiziaria avviata 19 anni fa resta aperta. Oltre alla societa', la Dia ha sequestrato anche l'agriturismo 'Terra mia', dove Setola e' stato ospitato durante la latitanza, e la discoteca 'Aramacao'. I beni hanno un valore complessivo di 15 milioni di euro. Gennaro Cardillo, e' scritto nel decreto di sequestro, ''ha operato acquisizioni di beni, direttamente o tramite la sua societa', del tutto sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Tale sproporzione impone la presunzione di illecita provenienza dei mezzi impiegati per gli acquisti''. Per gli investigatori, dunque, e' un prestanome dei boss casalesi. Negli anni scorsi, intervistato a proposito della proprieta' del lago, ne rivendicava addirittura la valorizzazione: ''In questi anni abbiamo salvato l'Averno dal degrado, ripulito la foce ostruita, salvaguardato le sue acque''. Lo scenario che si offre agli ospiti dell'agriturismo e' in effetti magnifico: tutt'intorno si ergono colline verdissime, davanti c'e' lo specchio d'acqua del lago, che un tempo era la bocca di uno dei tanti vulcani della zona flegrea. Ancora ai tempi della colonizzazione greca della Campania, dal lago salivano getti di vapore sulfureo: per questo Omero immagino' che l'Averno fosse l'ingresso all'Ade, il luogo dove finiscono le anime dei defunti. Nell'Odissea, Ulisse vi scende per interrogare sul suo futuro l'indovino Tiresia; nell'Eneide, invece, e' Enea che va a incontrare l'ombra del padre Anchise. Durante la latitanza, dunque, Giuseppe Setola, il killer che volle, tra l'altro, la strage degli immigrati di Castelvolturno, non trovo' rifugio solo nell'appartamento di via Manzoni, nel quartiere napoletano di Posillipo, ma anche in questo luogo ricco di storia e riferimenti mitologici. Nell'agriturismo, del resto, il suo gruppo si riuniva da tempo e spesso si fermava a mangiare. Nei mesi scorsi la Dia aveva sequestrato a un altro fedelissimo del killer un ristorante in piazza dei Martiri, salotto buono della citta'.





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