PREMIO SLOW FOOD: ANTONELLA LAUDISI (IL MATTINO) VINCE PREMIO RUPERTO DA NOLA
Data: Venerdì, 25 giugno @ 22:50:42 CEST Argomento: Cultura
CAMPANIA, NAPOLI, 25 GIUGNO 2010 - Antonella Laudisi, scrittrice e giornalista de Il Mattino, è la vincitrice del premio 'Ruperto da Nola' nella categoria 'comunicatore' assegnatole dalla giuria 'Slow Food - Condotta dell'Agro Nolanò per 'Libro de Guisados - Ruperto de Nola: un cuoco alla corte del Re Ferdinando di Napoli', riproduzione della versione originale del 1529, editore Il Laboratorio/le edizioni Nola. Il premio è stato istituito "per segnalare il lavoro di quanti difendono, promuovono o arricchiscono il patrimonio enogastronomico dell'agro nolano-vesuviano considerato quale espressione culturale del passato e dell'avvenire del territorio". Ogni anno viene consegnato a persone cui la giuria del premio riconosce "un ruolo nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare locale contribuendo a frenarne l'impoverimento". Il premio è rivolto a tre categorie: produttore, cuoco/ristoratore, comunicatore (giornalista, scrittore, addetto ad attività educativa o di ricerca). La manifestazione di consegna del premio avverrà alle ore 18,00 del giorno 5 luglio prossimo nella Chiesa dei S.S. Apostoli di via San Felice a Nola. Chi era Ruperto de Nola? Un catalano al seguito di Re Ferdinando o un nativo di Nola all'epoca della Napoli rinascimentale provincia di Caserta? Della sua identità ancora oggi non c'é notizia certa. Antonella Laudisi, giornalista del Mattino, ha riprodotto la versione originale del 'Libro de guisados, manjares y potajes, intitulado libro de cozina' pubblicata nel 1525. La prima edizione del libro apparve in catalano. "Attorno ad una tavola imbandita si decidono le sorti dell'umanità - ricorda la Laudisi - si stabiliscono patti di sangue, si celebrano nozze, si dichiarano amori, si consumano addii. Il cibo era ed è ancora adesso al centro di ogni cosa, il cibo come moda, come metafora del sesso, come rimedio alla solitudine, come piacere. Ruperto de Nola ci ha regalato una cucina che non spreca nulla che valorizza e ha bisogno di tutto".
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