CAMORRA: POLIZIA ARRESTA LATITANTE CLAN CASALESI
Data: Giovedì, 22 aprile @ 08:57:31 CEST
Argomento: Cronaca




n latitante, Pasquale Spierto, di 36 anni, di San Cipriano d'Aversa, ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco del clan camorristico dei casalesi, operante nel casertano e nel basso lazio, ma con collegamenti in altre città d'Italia e all'estero, è stato arrestato dalla polizia. Il pregiudicato, ricercato da oltre due anni è stato catturato dai poliziotti della Squadra Mobile di Caserta. Nei confronti di Spierto erano state emesse ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsioni aggravate e tentato omicidio. L'arrestato è in particolare accusato di avere partecipato una quindicina d'anni fa all'agguato al vicesindaco di Casapesenna, un comune dell'agro aversano, Antonio Cangiano, che fu ferito gravementealle gambe e da allorar è costretto sulla sedia a rotelle. Si trattò così come hanno riferito alcuni collaboratori di giustizia, di un avvertimento dell'organizzazione camorristica nei confronti del vice sindaco e, dunque, del Comune, per condizionarne l'attività amministrativa e soprattutto gli appalti di opere pubbliche. L'operazione che ha portato all'arresto del latitante , effettuata nell' ambito di speciali servizi disposti dal questore di Caserta Enzo Roca, è ancora in corso. Secondo quanto si è appreso, è in corso, in particolare, una perquisizione nell'edificio, dove i poliziotti hanno bloccato il latitante. Sono state fermate per accertamenti alcune persone, sul conto delle quali sono in corso indagini. Potrebbero essere indagate per favoreggiamento nei confronti del latitante. Spierto si nascondeva da qualche tempo in un villino di Villa di Briano di proprietà di un'anziana donna. Accortosi della presenza dei poliziotti il latitante ha tentato di fuggire da una finestra, ma è stato subito bloccato. Poliziotti della Squadra Mobile, diretta dal vice questore Olimpia Abbate, da tempo erano sulle tracce di Spierto e nell'ambito di speciali servizi ,coordinati dal pm della DDA di Napoli, Raffaele Cantone, lo avevano anche cercato tra Bologna e Modena dove, secondo gli investigatori, il pregiudicato ha trascorso parte della latitanza, rendendosi responsabile, tra l'altro, di estorsioni ai danni di operatori economici della zona. Gli investigatori non escludono, inoltre, che Spierto possa essere stato in collegamento con Raffaele Diana, detto 'Rafilotto' l'altro esponente di spicco del clan dei casalesi, che poco prima di Pasqua, dopo un permesso di tre giorni, non era rientrato nel carcere S.Anna di Modena, dove stava scontando la pena a 7 anni di reclusione. Nei confronti di Pasquale Spierto erano stati emessi provvedimenti restrittivi sia dal Tribunale di Modena e sia dal Tribunale di Napoli. A carico del boss c'é anche una pena definitiva di oltre 4 anni di reclusione per estorsione ed associazione per delinquere. Per il questore di Caserta, Enzo Roca "la cattura del latitante, premia l'impegno e l'abnegazione della polizia di Caserta ed in particolare della Squadra Mobile". L'arresto di Spierto va ad aggiungersi alla cattura di altri esponenti di spicco di clan camorristici del Casertano, in particolare dei casalesi, tra cui Francesco Schiavone, Giuseppe Russo e Antonio Natale.





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