CASERTA, 17 FEBBRAIO 2010 - "Registriamo con viva soddisfazione l'attenzione che il Presidente Berlusconi sta riservando al 'caso Caserta', a testimonianza della sua straordinaria capacità di ascolto per le ragioni del territorio; la rivendicazione sul candidato Presidente della Provincia rappresenta un limite invalicabile per il PDL, così come il coordinamento provinciale di Caserta ha unanimemente ribadito in più occasioni". Lo sottolineano, in una nota congiunta il coordinatore provinciale del Pdl casertano, il senatore Pasquale Giuliano e il vicario, il senatore Gennaro Coronella. La nota arriva il giorno l'annuncio della comunicazione ufficiale della telefonata tra Berlusconi e Cesa che ha dato il via libera al candidato dell'Udc alla presidenza della Provincia di Caserta con l'appoggio dei centristi al candidato del Pdl alla Regione, Stefano Caldoro.
Proprio il tema delle regionali ed in particolare dei candidati del Pdl in Campania sarebbe stato al centro dell'incontro, tenutosi questa mattina Palazzo Grazioli, fra il capo del governo Silvio Berlusconi e il coordinatore regionale campano Nicola Cosentino. Un incontro dal quale sarebbe emersa una posizione condivisa il cui frutto sarebbe proprio il comunicato diffuso dagli esponenti casertani del Pdl.Botta e risposta Udc
"L'accordo tra Pdl e Udc è quello fatto ieri a Roma tra i vertici dei partiti. Nessun cambiamento". Gianni Mancino, segretario dell'Udc di Caserta, non usa mezzi termini e risponde così a chi, come il Pdl Caserta, sembra invece mettere in discussione l'accordo tra Udc e Pdl. L'ago della bilancia, da giorni, è il candidato alla presidenza della Provincia di Caserta: condizione centrale per l'Udc per appoggiare il candidato governatore Pdl in Campania, Stefano Caldoro. Ieri una telefonata tra Berlusconi e Cesa ha ufficializzato l'accordo il che faceva, dunque, intendere che il candidato alla Provincia sarebbe stato Domenico Zinzi, voluto da Udc, e non Pasquale Giuliano, voluto da Pdl. Oggi, però, la presa di posizione del Pdl Caserta: "La rivendicazione sul candidato presidente della Provincia rappresenta un limite invalicabile per il Pdl". "L'accordo è quello fatto ieri a Roma - ribadisce Mancino - e dai vertici nazionali non ci è arrivata indicazione diversa. Soprattutto non ci possono essere accordi disgiunti, la Regione e la Provincia di Caserta vanno di pari passo". Stessa posizione espressa anche da Ciro Alfano, commissario partenopeo dell'Udc. "Nessun cambio di rotta rispetto a quanto deciso ieri - dice Alfano - secondo quello che al momento mi risulta tutto è chiuso e nulla è cambiato. Se accade qualcosa nelle prossime ore io non lo so, ma al momento non ho nessuna indicazione di cambiamento di rotta".
Casini
ROMA, 17 FEB - "Io so solo che Cesa e Berlusconi sono d'accordo, del resto non mi importa". Pier Ferdinando Casini riassume così la situazione di stallo in Campania tra Pdl e Udc in vista delle elezioni regionali di marzo. Ieri una telefonata tra il premier e il segretario Lorenzo Cesa aveva suggellato l'accordo per il sostegno dei centristi alla candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione in cambio di una intesa su un candidato dell'Udc per la provincia di Caserta. Una nota del Pdl, diramata ieri in serata, annunciava però un incontro tra i vertici dei partito per definire l'intesa. Un incontro che sembra, però, non esserci stato e che la stessa Udc ha smentito.