GIUSTIZIA LENTA, FALLIMENTI CON RISARCIMENTO: ALL'ASTA ANCHE UN PASTELLO
Data: Mercoledì, 17 febbraio @ 16:39:30 CET
Argomento: Cronaca




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta), 17 FEBBRAIO 2010 - Ci sono anche “un pastello, stufe e 3 poltrone in pelle o finta pelle in parte rovinate” tra i beni ancora all’asta, relativi ad uno dei tanti fallimenti risalenti tra il 1986 e i primi anni Novanta, ancora aperti davanti alla sezione fallimentare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove si registra un carico di oltre duemila procedure concorsuali. Circostanze, che in un paio di casi, hanno spinto i alcuni soggetti falliti a ricorrere alla recente legge Pinto che prevede un risarcimento nel caso in cui ecceda la ragionevole durata del procedimento. Un indennizzo a titolo risarcitorio dei falliti che, in questi 20 anni di attesa, subiscono diverse limitazioni della libertà personale. Intanto, nell’ultimo anno, sono state poco meno di un centinaio le aziende dichiarate fallite che operano nei settori dei trasporti, serico-tessile, edilizia o legnami. E’ fissata invece per i primi di maggio del 2010, l’udienza per la verifica dello stato passivo relativa ad una società di costruzioni il cui titolare denunciò il racket.





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