SESSA AURUNCA (CASERTA): AL VIA I LUOGHI DELLA MEMORIA AL CONVITTO NIFO
Data: Mercoledì, 01 luglio @ 21:47:04 CEST
Argomento: Spettacoli




CASERTA, 1° LUGLIO 2009 - In esclusiva per l’estate in Campania, dopo i recenti successi ottenuti in Italia e all’estero, la città di Sessa Aurunca ospiterà una vetrina pressoché completa dei lavori “da camera” realizzati da Teatri Uniti e da Onorevole Teatro Casertano. Le performance, segnano, icasticamente, la rinnovata linea culturale e artistica della XXVII edizione de “I luoghi della memoria”, in programma, dal 6 al 28 luglio, al giardino vanvitelliano del convitto nazionale “Agostino Nifo”. La rassegna, diretta da Tonino Calenzo del gruppo teatrale Aurunkatelier e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura, al Turismo e allo Spettacolo del Comune di Sessa Aurunca, vedrà impegnati numerosi artisti fra i quali Andrea Renzi, Francesco Saponaro, Chiara Baffi, Licia Maglietta, Enzo Moscato. Dopo la trionfale accoglienza ricevuta dalla versione spagnola, con oltre quaranta repliche esaurite al Teatro Maria Guerriero di Madrid, il 6 luglio, aprirà la rassegna il “Magic people show”, tratto dal romanzo di Giuseppe Montesano. Quattro attori in smoking, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli, daranno vita a un avanspettacolo pop, animato da ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, da prigionieri illusi di essere liberi, da gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore. Da una realtà, nemmeno poi tanto, surreale si passerà, il 9 luglio, all’ambientazione iperrealista di “Chiòve”, che racconta, in un piccolo appartamento nei Quartieri Spagnoli di Napoli, il triangolo amoroso tra una giovane prostituta, Chiara Baffi, il suo fidanzato-pappone, Carmine Paternoster, e un cliente “speciale”, Enrico Ianniello. Nella traduzione dal catalano di “Plou a Barcellona” del giovane autore Pau Mirò, il testo adotta il napoletano come lingua di vita, con il suo bagaglio gergale istintivo e verace. L’estremo rigore filologico, immerso in un'atmosfera di godibilissima verve, caratterizzerà, il 12 luglio, la conferenza spettacolo condotta da Francesco Durante, “Little Naples. Quando New York era la seconda città d’Italia”, sull’emigrazione italiana negli Stati Uniti tra l’Otto e il Novecento e su ciò che l’inevitabile contaminazione ha prodotto in termini storici e sociali, ma soprattutto artistici. Il 16 luglio sarà la volta del “Suonambulo” di Tonino Calenzo. Attraverso quadri e dialoghi fra il comico e il surreale, lo spettacolo metterà in risalto l’incapacità degli esseri umani di comunicare in una società postmoderna, vittima della tecnologia. Elegante, piacevole e raffinato si preannuncia il concerto sulla canzone napoletana d’autore, “Napul’è”, di Sabrina Marciano, in programma il 18 luglio. Licia Maglietta insieme a Vladimir Denissenkov, grande maestro del bayan, la peculiare fisarmonica russa porterà in scena, il 20 luglio, “Manca solo la domenica”, di Silvana Grasso, surreale racconto di una vita divisa tra slanci amorosi e sentimenti luttuosi, già accolto con grande successo a Parigi nello scorso febbraio. Carrellata di personaggi bizzarri, il 23 luglio, nell’esibizione de “I Virtuosi di San Martino”. I “mostri” di Roberto del Gaudio e Federico Odling meriteranno un voto di condotta da espulsione, ben più basso del cinque che loro stessi si tributeranno, sorridendo. Un happening linguistico sui generis, che ruota intorno alla tombola, è l’invenzione di Gino Curcione, al giardino del convitto il 25 luglio. Con "Nummere: scostumatissima tombola napoletana", Curcione anticiperà di tre giorni il “Compleanno” di Enzo Moscato, spettacolo dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, drammaturgo tragicamente scomparso nel 1986, che chiuderà, tra l’assenza e il delirio, “I luoghi della memoria”.





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