CASERTA, LAVORO: VICENDA IXFIN-TEXAS. APERTA UDIENZA GUP
Data: Giovedì, 14 maggio @ 14:30:02 CEST
Argomento: Giudiziaria




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta, 14 maggio 2009) Si è aperta oggi davanti al gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Baldassarre, l’udienza preliminare che vede imputati alcuni amministratori delegati di diverse società accusati a vario titolo di malversazione ai danni dello stato e truffa nell’ambito dell’inchiesta sulla «morte» degli stabilimenti Ixfin (ex Olivetti) e Texas Instruments passati da Aversa a Marcianise. Oggi il giudice deve decidere per il rinvio a giudizio (o archiviazione) delle posizioni di Massimo Zanzi, amministratore delegato della Telital, componente del cda della controllata Ixtant, amministratore delegato e legale rappresentante della Uni.com; Renzo Polesel, componente del cda della Ixant e legale rappresentante della stessa società per cinque mesi nel 1999; Marcello Biagioni, presidente del cda della Ixant per cinque mesi nel 2000, e presidente della Uni.com dal luglio per due periodi diversi nel 1999 e nel 2002; Ennio Conchiglia, presidente del cda e rappresentante legale della Ixfin dal maggio del 2002 al marzo del 2004 e di Presidente del Cda, amministraotore delegato e legale rappresentante della Ixfin; Fiorenzo Ardemagni, presidente del cda e legale rappresentante della Tucrt srl – Telital Uni.Com centro ricerche e telecomunicazioni e Loreto Fulchir, presidente del Cda e legale rappresentante della Uni.com dal giugno del 2002 al gennaio del 2003. Le accuse nascono da una serie di continui passaggi di proprietà che hanno interessato il sito produttivo di Aversa della Texas, fiore all’occhiello, un tempo della multinazionale americana. Si contesta un giro di finanziamenti pubblici statali tra cui uno di 2 milioni e 300 mila euro bloccato nelle more dell’indagine. Per quanto riguarda la Ixtant e la Ixfin, si contesta che una parte dei finanziamenti dello stato elargiti per la ricerca e gli investimenti industriali non sarebbero stati usati in maniera rispondente a quella prevista. Le ripercussioni sul mondo del lavoro sono state micidiali con centinaia di operai senza lavoro. Tutto sarebbe partito nel 1998 con operazioni finanziarie di Massimo Zanzi poi gestite dal friulano Massimo Fulchir, già patron della Finmek





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