Casertasette - TRAGEDIA CASERTANA NEGLI USA: USTIONATO BIMBO, MUORE LA NONNA

FLORIDA (Caserta, 2 maggio 2009) -«Salve a tutti! Sono Francesco Pio Martinisi, un simpatico bimbo di quattro anni. Tutti dicono di me che sono un bambino molto solare, affettuoso e con una grande voglia di vivere. Purtroppo dalla nascita sono affetto da Tetraparesi spastica, questa patologia non mi permette ancora nè di camminare nè di parlare. Oggi però ho una grande speranza, grazie a delle cure speciali, che si praticano in America, posso iniziare a camminare, correre e giocare come tutti i bambini della mia età…». Sono le parole che accompagnano la foto di Francesco Pio sul sito web dedicato al bellissimo bambino di 4 anni, di San Felice a Cancello, aperto l’anno scorso per raccogliere fondi per la famiglia in modo da far curare il piccolo negli Stati Uniti. Una speranza infranta dopo circa cinque mesi di permanenza negli States dove a causa di una implosione di una camera iperbarica, ieri ha perso la vita la nonna del piccolo, Vincenza Pesce, 62 anni, mentre il bambino è rimasto ustionato sul 90 per cento del corpo. Il diario di bordo di Francesco sul sito internet dedicato al bambino, mamma, papà la zia raccontano alle tante persone che hanno aiutato Francesco, la vita difficile del bambino. E ancora foto e video che narrano la voglia di vivere di Francesco e della speranza mai persa della sua famiglia. La comunità del piccolo centro del Casertano si era mobilitata per aiutare Luigi e Caterina Martinisi (la donna è diventata mamma per la seconda volta e solo per puro caso non si trovava accanto al piccolo Francesco) raccogliendo fondi grazie all’aiuto delle associazioni, della Caritas e della chiesa mentre un’altra raccolta era in fase di allestimento come ha informato monsignor Giovanni Rinaldi, vescovo di Acerra che aveva avuto modo di incontrare il piccolo. L’incendio è avvenuto nella camera iperbarica di un centro medico di Lauderdale-By-The-Sea, in Florida mentre il piccolo di 4 anni si stava sottoponendo ad una terapia iperbarica (è nato prematuro) all'Ocean Hyperbaric Oxygen Neurologic Center accompagnato dalla donna. L'Ocean Hyperbaric Oxygen Neurologic Center di Lauderdale-By-The-Sea è uno dei centri pionieri per le terapia iperbarica ed e' frequentato da numerosi pazienti italiani. «In Italia non ci sono camere iperbariche con l'ossigeno al cento per cento – racconta alcuni parenti - il trattamento e' molto costoso: sono sei ore al giorno, al costo di 200 dollari l'ora, per cinque o sei giorni la settimana. Nonna e nipotino erano in America dal 22 novembre per effettuare una terapia contro la tetraparesi spastica nel centro medico di Lauderdale. Stando al racconto di alcuni testimoni, alcuni anche italiani, l’incendio sarebbe divampato all'improvviso e si sarebbe esteso rapidamente. Il bimbo e la nonna sono rimasti ustionati molto gravemente: «la pelle del bambino era completamente nera», ha raccontato Alessandra Ancona, che fa parte di un gruppo di famiglie italiane che usa il centro (suo marito soffre di epilessia). Le squadre di soccorso hanno evacuato il centro di terapia dopo avere lottato per raggiungere la camera iperbarica, a causa del fumo intenso. Il bimbo e la nonna sono stati trasportati al Broward General Medical Center. «I medici gridavano di uscire. Siamo scesi per le scale e abbiamo visto il fumo che proveniva dalla stanza della camera iperbarica», ha raccontato un testimone, sempre secondo quanto ha riferito l’emittente americana Cbs4. Per entrare nei lettini dove l'ossigeno è «sparato»al cento per cento bisogna seguire strette misure di sicurezza: si possono indossare solo indumenti di cotone e non si possono portare oggetti che possono causare scintille. La polizia sta indagando sulle possibili cause dell'incendio. Le macchine usate nel centro erano ormai in servizio da molti anni e in passato vi erano state al centro proteste per la loro potenziale pericolosità. «Non ci sono parole per commentare quanto accaduto. Una sfortuna inimmaginabile» ha detto Pasquale De Lucia, sindaco di San Felice a Cancello tra i primi ad apprendere la terribile notizia dell’incidente il quale ha proclamato anche il lutto cittadino in occasione dei funerali di Vincenza Pesce.

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