MINISTRO MARONI A CASERTA: MENO RAPINE, 250 ARRESTI DA GEN 09
Data: Giovedì, 02 aprile @ 12:11:33 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA - Militari in citta': il Governo va avanti e raddoppia. I ministri dell'Interno e della Difesa hanno oggi ribadito l'intenzione di proseguire l'operazione ''Strade sicure'' oltre la scadenza di giugno. Secondo Roberto Maroni, l'impegno congiunto soldati-forze di polizia potrebbe diventare ordinario, mentre Ignazio La Russa punta a raddoppiare l'attuale contingente di 3.000 soldati. Al ministero della Difesa e' stato costituito un apposito gruppo di lavoro ''per vedere come proseguire l'ottima esperienza dei militari nelle citta' in sostegno di polizia e carabinieri'', ha detto La Russa. I tecnici dovranno studiare la ''possibilita' di incrementare anche considerevolmente il numero dei militari impiegati, attualmente sono 3.000, abbattendo i costi, fino a dimezzarli''. In che modo? Intervenendo su una delle voci che incide di piu', ''il trasferimento dei militari e il loro mantenimento in una sede diversa, a volte con alloggio in albergo e il pranzo fuori caserma''. La Russa intende ''proporre di estendere l'operazione Strade sicure, immaginando meccanismi che contengano le spese e consentano una maggiore presenza numerica di militari: io spero almeno di raddoppiarli. Tutto si puo' fare, basta un po' di coraggio''. D'accordo Maroni: ''abbiamo l'intenzione di trasformare lo sforzo eccezionale di uomini e mezzi nel contrasto alla criminalita' organizzata in ordinarieta''', ha affermato il responsabile del Viminale, a Caserta. ''Il ministro La Russa ha anticipato l'intenzione di confermare, e addirittura aumentare l'impegno dei militari. Sono d'accordo con lui - ha detto Maroni - e faremo insieme la proposta al Governo per continuare ad arricchire l'esperienza in atto magari riducendo i costi''. Ma se l'esperienza delle pattuglie miste militari-forze di polizia e' destinata ad essere ampliata, le ronde continuano invece ad avere una gestazione difficile: oggi sono state bocciate dal Consiglio superiore della magistratura. In un parere al decreto che le disciplina (parere che sara' votato domani dal plenum), la Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli ha criticato la scelta di ''derogare al principio che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza''. Ma soprattutto, rileva il Csm, ''la genericita' delle previsioni contenute nel decreto legge puo' provocare il rischio del determinarsi di incidenti e, nei casi piu' gravi, della commissione di reati''; con il risultato di portare a ''un aggravio sia per le forze dell'ordine'' (che verrebbero dunque distolte ''dal perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio''), ''sia per l'esercizio della funzione giurisdizionale da parte della magistratura''. Critiche arrivano dal Pdl: ''da quando il Csm e' diventato una Corte Costituzionale preventiva?'', si domanda la parlamentare Iole Santelli, che parla di ''indebita ingerenza nelle scelte del governo''. Di diverso avviso l'opposizione: ''sono assolutamente inevitabili le critiche del Csm'', afferma il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, secondo cui i volontari delle ronde dovrebbero essere impiegati negli uffici, ''al posto dei 20 mila componenti delle forze dell'ordine che sono costretti a lavorare da impiegati''.(2 aprile 2009)





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